Ora sappiamo di quali attrezzature abbiamo bisogno e come organizzare le fasi di una buona produzione video, ovvero telecamere, luci e mixer per le immagini. Ma tutto questo non sarebbe nulla senza i piccoli accessori. Un buon treppiede, ad esempio, non può trasformare un video domestico traballante in un blockbuster, ma può almeno evitare agli spettatori il mal di mare. A tal fine, il treppiede scelto deve avere un carico utile sufficiente: se la fotocamera (con gli accessori) pesasse cinque chili, il treppiede dovrà essere in grado di sopportarne almeno altrettanti. Giocare d'anticipo non è mai una brutta idea. Dopotutto, è probabile che in un prossimo futuro si possa avere una fotocamera più potente e quindi (spesso) più pesante.
STATIVI:
SFONDI:
Chi preferisce girare il proprio video musicale a Ibiza o in un giardino piovoso, avrà bisogno di un portafoglio bello pieno o di un green screen. Il principio è semplice: si usa uno schermo verde come sfondo e il programma di editing o il mixer di immagini sostituisce tutto il verde dell'immagine con uno sfondo a scelta. Ovviamente questo funziona meglio se lo schermo è ben illuminato e se tutto ciò che si trova davanti allo schermo (cioè gli attori e gli oggetti di scena) contiene meno verde possibile. Fortunatamente, è molto più facile da realizzare che volare a Ibiza e gli sfondi sono anche veloci da montare. I green screen sono disponibili in tutte le varietà possibili: dai semplici teli per i ritratti agli schermi di grande formato.
APPARECCHIATURE DI REGISTRAZIONE E RIPRODUZIONE:
Il miglior spettacolo dal vivo è interessante solo a metà se non è possibile rivederlo in seguito. Ecco perché ingegneri intraprendenti hanno inventato le apparecchiature di registrazione e riproduzione necessarie poco dopo la televisione. Fino agli anni 2000 lavoravano con nastri magnetici, oggi sono SSD o schede di memoria. In una produzione dal vivo sono utili per due cose contemporaneamente: da un lato, per registrare la produzione finita o le singole telecamere e, dall'altro, per riprodurre i titoli di testa, di coda o gli intermezzi. Alcuni di questi registratori hanno un design simile a quello dei VTR classici, altri sono dotati di un monitor integrato e di controlli touch-screen.
I dispositivi slow-motion per la copertura in diretta, ad esempio, di eventi sportivi sono una sotto forma molto particolare di VTR. Quelle installate negli studi televisivi e sulle macchine in azione collegano da quattro a otto telecamere contemporaneamente e costano quanto la costruzione di una sontuosa casa unifamiliare. Ma ora esistono anche versioni più leggere ed economiche per i budget più ridotti.
APPARECCHIATURE STREAMING:
Infine, c'è solo un altro elemento che manca nella rete di una buona produzione video: il corretto posizionamento del video su internet. Per un video già montato, è semplice: basta caricarlo e il gioco è fatto. Per una produzione live, tuttavia, le cose si complicano notevolmente: spesso il video esce dallo switcher o dalla telecamera solo come segnale HDMI o SDI. Se non si dispone di un mixer di immagini con live streaming integrato, è necessario un encoder. Questo processa il segnale video e lo invia a un computer tramite USB o Thunderbolt o direttamente alla piattaforma di streaming appropriata tramite la rete. La scelta spazia da semplici encoder sotto forma di chiavette USB a dispositivi montati su rack che inviano segnali 4K direttamente a YouTube, Facebook e altri, tramite la rete cellulare.