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4. Keyboard

Typically the keyboard of a stage piano has 88 keys, seeking to emulate the feel of a standard piano. To accomplish this the keys are not only weighted, the manufacturers also go to great lengths to reproduce the hammer mechanics of acoustic models as accurately as possible.

The feel of a keyboard is a matter of preference though, for this reason, whenever possible, you should take the opportunity to test a few different examples before buying. Generally those coming from a classical piano background prefer a keyboard with more resistance, while digital keyboard players feel more comfortable on ‘’lighter’’ keys. It is best to just give it a try and see what you like.

If an 88 key version is to heavy then there are stage pianos with 76 lightly weighted keys like the Kurzweil SP4.

88 keyed models make up the majority but there are also models with 73 or 76 keys, from Clavia and Kurzweil for example. Both of these variations were even offered on the forefather of stage pianos, the Fender Rhodes MK 1. The decision to use one of those variations usually comes down to the weight and with that the transportability. Some players also don’t need the lowest octave. For those who want to work with key switches on stage (switching or varying the sounds based on the area being played), a 88 key piano offers much more flexibility.

Polifonia

Il termine polifonia viene utilizzato per descrivere il numero di note che possono essere suonate contemporaneamente. Come per i computer, le possibilità tecniche di uno strumento elettronico sono limitate dalla capacità dei chip integrati: maggiore sarà il numero dei suoni che strumento è in grado di produrre, più dati il processore deve essere in grado di elaborare. Guardando alle specifiche tecniche di un pianoforte digitale troverai indicazioni di polifonia a 32, 64, 128 o addirittura 256 note. La tua prima reazione sarà probabilmente quella di pensare che non suonerai mai più di 10 note alla volta (a meno che tu non sia Jerry Lee Lewis, colui che suonava anche con i piedi). Tuttavia, devi tenere presente che stai operando in un mondo digitale ed elettronico e che ogni nota tenuta tramite un pedale, ad esempio, deve essere conteggiata come singola nota suonata, in termini di polifonia. Più alto è il valore di polifonia, più il suono si avvicina a quello di un vero pianoforte. Nel caso di pianoforti digitali con campioni stereo, devi anche tenere presente che la polifonia specificata potrebbe dover essere dimezzata, poiché per ogni nota suonata vengono utilizzate due "voci". Gli strumenti con una polifonia elevata hanno spesso un suono più autentico, arricchito da molte risonanze e armonici.

MIDI

Il MIDI (Musical Instrument Digital Interface) è un protocollo di trasmissione dati da utilizzare per trasmettere, registrare e riprodurre informazioni digitali sull'intonazione, la lunghezza del tono e il tipo di suono tra singoli strumenti o tra strumenti e computer. Puoi trovare maggiori informazioni al riguardo nella nostra guida online alle tastiere. Molti pianoforti digitali sono dotati di un'interfaccia MIDI, solitamente un ingresso e un'uscita, etichettati come MIDI IN e MIDI OUT. Questo ti permette di accedere a un altro strumento a tastiera o di collegare un computer con un programma di sequencer, i programmi di notazione musicale supportano solitamente anche il protocollo MIDI. Un'altra possibilità è quella di scaricare i suoni tramite connessioni MIDI, soprattutto per i dispositivi che non dispongono ancora di un'interfaccia USB.

Controller

Al momento di scegliere un pianoforte digitale assicurati che le manopole, i cursori, i pannelli di controllo e gli altri elementi di comando siano facili da raggiungere quando suoni. Ad esempio, è facile passare da un'impostazione sonora all'altra? Gli effetti e le altre funzioni integrate possono essere selezionati semplicemente premendo un tasto? C'è uno schermo con input tattile (touch screen)? Oppure tutti questi parametri devono essere controllati tramite voci di menu su un piccolo monitor LCD? Un pianoforte elettrico è fondamentalmente un computer sviluppato da specialisti di hardware e software che, talvolta, dimenticano che un musicista non è interessato a riprogrammare l'intero sistema. Assicurati quindi di poter realizzare ciò che hai in mente con lo strumento e di poterlo fare in qualsiasi momento, anche mentre suoni!

Accompagnamento automatico/arranger

L'arranger è una funzione di accompagnamento musicale per l'esecutore, composto da diversi strumenti sulla base di cosiddetti stili. Questa funzione si trova solitamente sulle tastiere ma occasionalmente anche sui pianoforti digitali. La pressione di un semplice pulsante dà vita all’imitazione di un'intera band o orchestra secondo qualsiasi ritmo e stile. Per rendere l’idea, un solo musicista con una tastiera potrebbe suonare un valzer in Do maggiore con un'orchestra.

Simulazione del punto di pressione

Il punto di pressione, in un pianoforte verticale o a coda, corrisponde al momento in cui il martelletto supera la martelliera per tornare alla sua posizione originale. Questo movimento è presente in tutti i pianoforti acustici, siano essi a coda o verticali. Puoi riscontrare questo punto di pressione su tutti gli strumenti, premendo lentamente il tasto verso il basso senza produrre alcun suono. Il punto di pressione si trova appena prima del livello più basso del tasto.

Sequencer

Funzione di registrazione MIDI interna

Audio-Bluetooth

Ascolta la tua musica dal tuo smartphone o tablet attraverso il sistema di altoparlanti del pianoforte digitale. Così potrai anche suonare il pianoforte insieme alla tua musica preferita.

Bluetooth-Midi

Collega il tuo smartphone o tablet al pianoforte digitale via Bluetooth per controllare, ad esempio, le App di apprendimento o altre applicazioni MIDI.

Funzione mezzo pedale

La funzione “mezzo pedale” simula il lento sollevamento degli smorzatori di un pianoforte acustico influendo così sulla durata del suono man mano che decade.

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