4. La posizione del microfono

Questo è il punto in cui si può facilmente passare dalle stelle alle stalle, anche pochi centimetri possono fare una grande differenza dal punto di vista sonoro. Per la cosiddetta ripresa diretta, il microfono viene generalmente collocato molto vicino all'altoparlante, quasi a toccare il rivestimento o la griglia frontale della cassa. Il microfono posto esattamente al centro dell'altoparlante apre il dominio a un suono molto ricco di frequenze alte. Spostandolo verso il bordo dell'altoparlante, queste diminuiscono sempre più.

In fase di registrazione si tratta di trovare il famoso ‘sweet spot’, e l'unico modo per farlo è procedere per tentativi. Una buona posizione si trova solitamente tra la cupola e il cono, ma questo varia a seconda del modello ed è solo un punto di riferimento da cui partire.

Sweet Spot

Un piccolo consiglio: una griglia frontale fitta può rendere difficile o impossibile individuare l'altoparlante. Potrai ricorrere a una torcia tascabile o a quella del cellulare per guardare all’interno della cassa, la luce attraverso la griglia ti permetterà di distinguere meglio i contorni dell’altoparlante.

Ecco tre diverse posizioni del microfono e il loro effetto sul suono.

Shure SM-57 - Centrale

Shure SM-57 - Bordo tra cupola e cono

Shure SM-57 - Cono

Le cose si complicano quando si tratta di riprendere il suono di un cabinet per chitarra: oltre ai microfoni, occorrono una certa competenza ed esperienza per ottenere un suono soddisfacente. È inoltre necessario disporre di una sala che tolleri un volume superiore alla media, così da sfruttare la saturazione dell'amplificatore di potenza dell’amplificatore. I 15 W di un modello valvolare restituiscono un volume che può già essere notevole, un amplificatore da 100 W produce una pressione sonora significativa nell'ipotesi di voler trovare la saturazione. In questi casi è molto utile un power soak o un power attenuator.

Bugera PS1 Power Soak, n. art. 410834 - Harley Benton PA-100, n. art. 406679

Si tratta di un dispositivo collegato tra la testata e il cabinet per convertire parte della potenza in calore. Il segnale rimanente, trasmesso al cabinet, contiene tutte le caratteristiche sonore desiderate da un amplificatore completamente valvolare, a un volume moderato.