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marshall e' un nome, una garanzia, non basta ovviamente, ma sicuramente non si prende qualcosa che non suona bene o che non vale niente... questa testata e' 20w ed e' potente abbastanza per sale prove, piccoli live senza microfonazione e nei live grandi, li tanto ti microfonano, quindi non si pone il problema.
E' una DSL quindi il pulito c'e' ma e' limitato, sempre molto aperto ma saturo, con gli humbucker tende a saturare facilmente se oltre 1/4 di gain. Il canale distorto e' potente, molto moderno ma non troppo, non e' ai livelli di peavy o mesa, ma con un booster o tscreamer davanti diventa un'arma potentissima.
I vantaggi di questa testata sono il send return, il presence e soprattutto il resonance, fa molta differenza questo ulteriore controllo che e' difficile trovare nelle testate di questo tipo e prezzo ma fa veramente comodo. Il reverbero niente di particolare ma fa il suo dovere. La riduzione di poteva e' utile, il tono rimane piu' o meno quello. La trasportabilita' non e' male, ci sono testate di questo tipo meno pesanti e ingombranti ma anche l'opposto quindi trovo questa dsl20 una giusta via di mezzo.
Io la accoppio alla cassa MX212A, sempre marshall e con i suoi coni standard che sono i celestion seventy 80, tutto sommato ottimi per il sound di questa DSL, ma anche con dei greenback o v30 ne uscirebbe un sound ottimo, forse anche piu' settorializzato e distintivo.
Per il resto non ci trovo dei lati negativi, funiziona bene e ha un sound notevole, a me piace moltissimo perche' ha un bel tiro e saturazione tipica marshall. Per chi come me ci deve fare un po' di tutto e' perfetta!
marshall e' un nome, una garanzia, non basta ovviamente, ma sicuramente non si prende qualcosa che non suona bene o che non vale niente... questa testata e' 20w ed e' potente abbastanza per sale prove, piccoli live senza microfonazione e nei live grandi, li tanto ti microfonano, quindi non si pone il problema.
E' una DSL quindi il pulito c'e' ma e' limitato,
marshall e' un nome, una garanzia, non basta ovviamente, ma sicuramente non si prende qualcosa che non suona bene o che non vale niente... questa testata e' 20w ed e' potente abbastanza per sale prove, piccoli live senza microfonazione e nei live grandi, li tanto ti microfonano, quindi non si pone il problema.
E' una DSL quindi il pulito c'e' ma e' limitato, sempre molto aperto ma saturo, con gli humbucker tende a saturare facilmente se oltre 1/4 di gain. Il canale distorto e' potente, molto moderno ma non troppo, non e' ai livelli di peavy o mesa, ma con un booster o tscreamer davanti diventa un'arma potentissima.
I vantaggi di questa testata sono il send return, il presence e soprattutto il resonance, fa molta differenza questo ulteriore controllo che e' difficile trovare nelle testate di questo tipo e prezzo ma fa veramente comodo. Il reverbero niente di particolare ma fa il suo dovere. La riduzione di poteva e' utile, il tono rimane piu' o meno quello. La trasportabilita' non e' male, ci sono testate di questo tipo meno pesanti e ingombranti ma anche l'opposto quindi trovo questa dsl20 una giusta via di mezzo.
Io la accoppio alla cassa MX212A, sempre marshall e con i suoi coni standard che sono i celestion seventy 80, tutto sommato ottimi per il sound di questa DSL, ma anche con dei greenback o v30 ne uscirebbe un sound ottimo, forse anche piu' settorializzato e distintivo.
Per il resto non ci trovo dei lati negativi, funiziona bene e ha un sound notevole, a me piace moltissimo perche' ha un bel tiro e saturazione tipica marshall. Per chi come me ci deve fare un po' di tutto e' perfetta!
uso
Caratteristiche
Suono
Qualità
10
0
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b
Piccola bestia!
bulgi81 02.08.2021
Questa testatina Marshall è una bomba! Ha due canali con controlli di gain e volume indipendenti, equalizzatore e riverbero digitale integrato sono condivisi per entrambi i canali, così come i potenziometri presence e resonance per affinare alti e bassi del finale in funzione della cassa dalla quale si esce. Il loop effetti integrato garantisce una gestione ottimale di effetti come delay e modulazioni, mentre il footswitch per cambio canale e inserimento del loop è solido e molto molto utile. L'ampli ha anche un'ingresso aux che però va bene giusto per lo studio (visto che generalmente la testata non va attaccata a casse FRFR, quindi vengono a mancare le alte frequenze) e un'uscita cuffie con simulazione di cassa integrata che suona decentemente (anche se con questa modalità c'è un fastidioso attimo di "mute" nel passaggio tra i canali). Abbastanza completo il parco di uscite speaker, in cui manca solo l'uscita a 4 ohm.
Il canale "classic gain" si comporta un po' come un JTM45 in miniatura: non si tratta di un vero e proprio canale clean, ma più di un canale crunch, visto che dato il basso wattaggio, l'ampli inizia a saturare abbastanza velocemente (soprattutto con humbucker, con i single coil c'è molta più headroom). Non si raggiungono comunque livelli di saturazione elevati, ma il suono si sporca a sufficienza (senza aggiunta di pedali) per suonare tutto quello che va dal pop al blues, fino alle ritmiche classic rock. Non lo consiglierei per generi come funk o disco, visto che non c'è tantissima riserva di pulito. Si tratta comunque di un canale che "mangia" bene i pedali.
Il canale "ultra gain" invece è un po' come un JCM800 con gli steroidi e racchiude tutti i suoni che vanno dal rock all'hard rock fino all'heavy metal e oltre: premendo lo switch "tone shift" sul pannello centrale, si perdono un po' di medie, il suono si scava e diventa più moderno, adatto anche per trash e nu metal. Insomma il canale ha gain da vendere, anche se diventa un pelo "sbrodoloso" col gain al massimo: in questi territori servirebbero pickup attivi o comunque ad alto output per tenere un po' più fermo il suono.
Arriviamo alle note dolenti: manca la borsa/custodia (ho dovuto provvedere con la Flyht Pro Gorilla Soft Case GAC140 presa qua su Thomann: la borsa è un po' più grande, ma così c'è spazio per i cavi di potenza e alimentazione e per il footswitch), mancano un'uscita USB e una loadbox integrata (ormai uno standard per registrare in casa e per poter suonare senza cassa, ormai uno standard su prodotti nella stessa fascia di prezzo). L'ampli va benissimo per sala prove e per live sia al chiuso che all'aperto (se non si suona su palchi tipo San Siro), infine l'attenuatore per passare da 20 a 10 watt non è sufficiente per suonare in casa: in questo caso bisogna prendere un attenuatore a parte (io ho preso il Harley Benton PA-100 Power Attenuator).
Questa testatina Marshall è una bomba! Ha due canali con controlli di gain e volume indipendenti, equalizzatore e riverbero digitale integrato sono condivisi per entrambi i canali, così come i potenziometri presence e resonance per affinare alti e bassi del finale in funzione della cassa dalla quale si esce. Il loop effetti integrato garantisce una gestione ottimale
Questa testatina Marshall è una bomba! Ha due canali con controlli di gain e volume indipendenti, equalizzatore e riverbero digitale integrato sono condivisi per entrambi i canali, così come i potenziometri presence e resonance per affinare alti e bassi del finale in funzione della cassa dalla quale si esce. Il loop effetti integrato garantisce una gestione ottimale di effetti come delay e modulazioni, mentre il footswitch per cambio canale e inserimento del loop è solido e molto molto utile. L'ampli ha anche un'ingresso aux che però va bene giusto per lo studio (visto che generalmente la testata non va attaccata a casse FRFR, quindi vengono a mancare le alte frequenze) e un'uscita cuffie con simulazione di cassa integrata che suona decentemente (anche se con questa modalità c'è un fastidioso attimo di "mute" nel passaggio tra i canali). Abbastanza completo il parco di uscite speaker, in cui manca solo l'uscita a 4 ohm.
Il canale "classic gain" si comporta un po' come un JTM45 in miniatura: non si tratta di un vero e proprio canale clean, ma più di un canale crunch, visto che dato il basso wattaggio, l'ampli inizia a saturare abbastanza velocemente (soprattutto con humbucker, con i single coil c'è molta più headroom). Non si raggiungono comunque livelli di saturazione elevati, ma il suono si sporca a sufficienza (senza aggiunta di pedali) per suonare tutto quello che va dal pop al blues, fino alle ritmiche classic rock. Non lo consiglierei per generi come funk o disco, visto che non c'è tantissima riserva di pulito. Si tratta comunque di un canale che "mangia" bene i pedali.
Il canale "ultra gain" invece è un po' come un JCM800 con gli steroidi e racchiude tutti i suoni che vanno dal rock all'hard rock fino all'heavy metal e oltre: premendo lo switch "tone shift" sul pannello centrale, si perdono un po' di medie, il suono si scava e diventa più moderno, adatto anche per trash e nu metal. Insomma il canale ha gain da vendere, anche se diventa un pelo "sbrodoloso" col gain al massimo: in questi territori servirebbero pickup attivi o comunque ad alto output per tenere un po' più fermo il suono.
Arriviamo alle note dolenti: manca la borsa/custodia (ho dovuto provvedere con la Flyht Pro Gorilla Soft Case GAC140 presa qua su Thomann: la borsa è un po' più grande, ma così c'è spazio per i cavi di potenza e alimentazione e per il footswitch), mancano un'uscita USB e una loadbox integrata (ormai uno standard per registrare in casa e per poter suonare senza cassa, ormai uno standard su prodotti nella stessa fascia di prezzo). L'ampli va benissimo per sala prove e per live sia al chiuso che all'aperto (se non si suona su palchi tipo San Siro), infine l'attenuatore per passare da 20 a 10 watt non è sufficiente per suonare in casa: in questo caso bisogna prendere un attenuatore a parte (io ho preso il Harley Benton PA-100 Power Attenuator).
uso
Caratteristiche
Suono
Qualità
5
0
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F
Le valvole sono le valvole
Flax93 08.01.2022
Era da anni che volevo acquistare un amplificatore valvolare e finalmente ,come regalo di Natale L ho comprato . Canale classic gain che ha un suono corposo (attenzione con gli humbucker,tende ad andare in leggero crunch). , ultra gain super versatile . Si può passare da un timbro orientato sugli ac/dc, a Slash , E va bene anche per generi metal . Tone shift , ad alcuni non puo piacere. Mi aspettavo un prodotto più pesante , invece a sorpresa non lo è . Ha tanta potenza pure essendo un 20 watt , in più ha la possibilità di lavorare alla metà della potenza , senza perdere il suo suono . Ottimo per casa e per live.
Era da anni che volevo acquistare un amplificatore valvolare e finalmente ,come regalo di Natale L ho comprato . Canale classic gain che ha un suono corposo (attenzione con gli humbucker,tende ad andare in leggero crunch). , ultra gain super versatile . Si può passare da un timbro orientato sugli ac/dc, a Slash , E va bene anche per generi metal . Tone shift , ad
Era da anni che volevo acquistare un amplificatore valvolare e finalmente ,come regalo di Natale L ho comprato . Canale classic gain che ha un suono corposo (attenzione con gli humbucker,tende ad andare in leggero crunch). , ultra gain super versatile . Si può passare da un timbro orientato sugli ac/dc, a Slash , E va bene anche per generi metal . Tone shift , ad alcuni non puo piacere. Mi aspettavo un prodotto più pesante , invece a sorpresa non lo è . Ha tanta potenza pure essendo un 20 watt , in più ha la possibilità di lavorare alla metà della potenza , senza perdere il suo suono . Ottimo per casa e per live.
uso
Caratteristiche
Suono
Qualità
1
1
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F
Una piacevole sorpresa
Francesco2289 04.08.2025
Ho comprato questo amplificatore perché necessitavo di una testata che fosse abbastanza versatile. La DLS20H si presenta benissimo, pulito cristallino e distorto bello carico; è anche ottima come pedal platform, permettendo di spaziare dal blues fino al metal. L'unica pecca (se così può definirsi) è che i potenziometri sembrano un pochino plasticosi, ma svolgono comunque egregiamente il loro lavoro.
Ho comprato questo amplificatore perché necessitavo di una testata che fosse abbastanza versatile. La DLS20H si presenta benissimo, pulito cristallino e distorto bello carico; è anche ottima come pedal platform, permettendo di spaziare dal blues fino al metal. L'unica pecca (se così può definirsi) è che i potenziometri sembrano un pochino plasticosi, ma svolgono
Ho comprato questo amplificatore perché necessitavo di una testata che fosse abbastanza versatile. La DLS20H si presenta benissimo, pulito cristallino e distorto bello carico; è anche ottima come pedal platform, permettendo di spaziare dal blues fino al metal. L'unica pecca (se così può definirsi) è che i potenziometri sembrano un pochino plasticosi, ma svolgono comunque egregiamente il loro lavoro.