Sono familiare con il capotasto forse più diffuso nella musica folk, il nome del cui produttore inizia con la lettera kappa. L'ho usato per tanti anni con l'acustica, ma da tempo sentivo il bisogno di qualcosa di più leggero, più compatto, più rapido da manovrare, e soprattutto adatto a strumenti con dimensioni del manico e tensioni delle corde tanto differenti.
Ho una predilezione per le chitarre elettriche baritono, e un capotasto mobile è quasi una necessità quando in giro per casa ce ne sono tre, con tre diapason diversi, accordate ognuna in una tonalità differente, in ragione del diverso diapason e della scalatura delle corde, ovviamente.
Avevo tentato con diversi altri modelli finora, ma dal momento che nel mio mini-zoo di chitarre baritono si spazia da spessori di corde quasi da basso (.020-.084) a spessori da chitarra acustica (.013-.056) a spessori da chitarra archtop jazz (.012-.054), niente di quello che avevo provato aveva funzionato in tutti i casi.
Anzi, al contrario, di norma quello che funzionava bene con una andava invece decisamente male con le altre.
Ho visto questo Planet Waves Capo Tri-Action sulle pagine di thomann.de e mi sono ricordato di un'intervista a Ned Steinberger, il suo "inventore", pubblicata da Fretboard Journal; il prototipo originario era piuttosto ingombrante, decisamente massiccio, il modello definitivo (questo) invece è stato ridimensionato fino a renderlo davvero compatto e minimalista.
È il primo capotasto che riesce a funzionare alla perfezione con tutti gli strumenti di casa, in ragione non tanto della possibilità di regolare il carico con il pre-tensionamento della molla (anche altri lo fanno), ma soprattutto grazie alla geniale architettura dell'articolazione, che ricorda molto il principio di funzionamento dei leveraggi progressivi sulle sospensioni posteriori delle moto da fuoristrada di un tempo.
La prova del nove sulla funzionalità viene dalle chitarre senza paletta con tasto-zero, che nel mio caso tengo accordate piuttosto in basso, con le corde a tensione davvero molto contenuta.
Non solo la regolazione micrometrica evita che le corde più sottili vengano caricate troppo (risulterebbero crescenti) e che le corde più gravi vengano caricate insufficentemente (finirebbero per sferragliare sui tasti), ma la distribuzione molto omogenea della forza tra manico e tastiera permette addiritttura di azzardare dei bending, che sono invece decisamente un tabù, di norma, per qualsiasi capotasto mobile, e ancor più per gli strumenti a tasto-zero.
Leggero, dal funzionamento impeccabile con qualsiasi strumento, facilissimo da riposizionare a qualsiasi altezza senza alcuna deriva nell'intonazione... ho fatto tombola! E ho scoperto che il Tri-Action Capo riesce addirittura a "portarsi a spasso" l'accordatore a clip!
Di più non si può avere, di più non si può desiderare, tanto più a questo prezzo da mercatone popolare (che, anzi, mi aveva fatto insospettire sulla possibile qualità dell'oggetto). Una volta tanto, "efficace, intelligente e di ottima fattura" fa rima con
"soprendentemente abbordabile".
