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8. Termini tecnici di uso frequente

In questa pagina troverai i termini tecnici più utilizzati nel mondo del "monitoring studio".

Ampiezza (amplitude)

Nel mondo dell'acustica tale termine indica l’ampiezza dell'oscillazione, determinante per il volume di un suono.

Amplificatore di potenza

È l'ultimo stadio della catena audio prima dei diffusori. Un tale amplificatore, generalmente non regolabile, fornisce agli altoparlanti il segnale necessario e precedentemente portato al livello di linea dal preamplificatore (generalmente un mixer), che invece è regolabile. Gli amplificatori di potenza vengono oggigiorno integrati nei diffusori stessi, con il vantaggio di garantire l'ottimizzazione reciproca. Nel caso dei sistemi hi-fi l'amplificatore di potenza stereo è solitamente alloggiato nell'unità centrale, mentre i sistemi di diffusione sonora di fascia alta dispongono di amplificatori di potenza separati, il che è vantaggioso in ragione dell'enorme calore generato e delle possibili interferenze dei trasformatori.

Assorbitori acustici

A seconda del materiale (tappeti, tende, pannelli in schiuma) e della struttura delle superfici, alcune frequenze vengono assorbite in modo particolarmente intenso. Oggigiorno esiste una soluzione appropriata per ogni applicazione, grazie alla quale è possibile ottimizzare acusticamente studi, sale di ascolto e sale demo.

Attenuazione

Da un punto di vista meccanico, si tratta dell’attenuazione/smorzamento del suono attraverso diverse soluzioni, come l'aumento della resistenza dell'aria, isolando acusticamente le pareti.

Bi-Amping

Procedura di amplificazione sonora che utilizza due amplificatori separati (in inglese: amp). Nel bi-amping, un segnale viene prima suddiviso in gamme di frequenze alte e basse tramite un crossover attivo per poi essere amplificate e riprodotte tramite amplificatori di potenza/diffusori individuali.

Cassa bass reflex

Si tratta di un diffusore che presenta un'apertura sulla parte anteriore, per disperdere all'esterno le vibrazioni a bassa frequenza che altrimenti verrebbero assorbite dalla cassa stessa. È proprio tale apertura che rende i diffusori bass reflex più efficienti dei normali diffusori alle basse frequenze.

Diffusore e altoparlante

Il diffusore è un dispositivo progettato per convertire le oscillazioni elettriche in oscillazioni acustiche.

L'altoparlante al suo interno è a tal scopo dotato di un magnete al quale vengono applicate le oscillazioni elettriche. La polarità alternata del magnete fa vibrare una membrana che, a sua volta, mette in vibrazione l'aria circostante dando vita alle oscillazioni acustiche, ossi a ciò che percepiamo come suono.

Gli altoparlanti possono riprodurre solo una specifica gamma di frequenze ed è per questo motivo che si distingue tra woofer (per le basse frequenze), altoparlanti per le medie frequenze e tweeter (per le alte frequenze).

Diffusione sonora

In una stanza la diffusione si crea attraverso la riflessione del suono che ci dà la percezione dello spazio. Nei dispositivi di riverbero programmabili e nei simulatori d'ambiente la diffusione può per lo più essere controllata separatamente.

Dinamica

Si intende in acustica l'intervallo, solitamente espresso in dB, tra il suono più debole e quello più forte che un dispositivo può gestire.

La gamma utilizzabile del suono si trova in presenza di un livello nominale e di rumore intrinseco, qualora la sorgente del segnale dovesse presentare eccessive variazioni di "volume" si parla di gamma dinamica elevata: la voce umana è un esempio di sorgente sonora di questo tipo poiché ogni parola di una frase può essere caratterizzata da un volume diverso. I compressori fanno in modo che tali differenze vengano "compresse", riducendo la gamma dinamica e portando il volume a un livello uniforme.

L'orecchio umano può tollerare una gamma dinamica massima di circa 130 dB prima di raggiungere la soglia del dolore, i registratori a nastro analogici raggiungono una gamma dinamica di 60-80 dB (senza Dolby o dbx). I sistemi digitali possono raggiungere invece oltre 100 dB di gamma dinamica.

Distorsione

Si tratta del temuto effetto di saturazione (o overdrive): i picchi di distorsione rendono solitamente inutilizzabile una registrazione sonora.

Elettroacustica

Si occupa di convertire il suono in vibrazioni elettriche e viceversa, il termine nasce intorno al 1930 con l'invenzione delle valvole a elettroni, o valvole termoioniche, per amplificare e generare vibrazioni. Nonostante la crescente digitalizzazione, microfoni, amplificatori e altoparlanti rimangono gli elementi di base dell'elettroacustica.

Equalizzatore

Un filtro speciale in cui la banda di frequenza è, per la maggior parte, liberamente regolabile. Un equalizzatore grafico consente di regolare frequenze specifiche basate su preimpostazioni integrate all'equalizzatore, ma ciò influisce anche sulle altre frequenze. Un equalizzatore parametrico, invece, consente di regolare gli aspetti di ogni singola frequenza e di scegliere su quale intervenire esattamente.

Filtro

Permette di modificare la risposta in frequenza, lo si utilizza in modo mirato per modificare significativamente voci o rumori (ad esempio la voce al telefono).

Un filtro passa-basso lascia passare i bassi, il filtro passa-alto lascia passare gli alti, il filtro passa-banda interviene su una banda solitamente variabile dei medi tagliando gli alti e i bassi.

I filtri passivi possono solo attenuare le frequenze (il che però fa sì che altre frequenze risultino più evidenti), mentre quelli attivi possono solitamente anche amplificare. Tra i filtri attivi più noti vi sono gli equalizzatori, a cui si ricorre principalmente nell'elaborazione del suono, altri sono utilizzati in particolare nella generazione del suono. Una specifica importante per un filtro è la frequenza di taglio, che indica il punto di intervento del filtro.

Filtro passa-basso

Esso filtra tutti i suoni al di sopra di una determinata frequenza, quella di taglio, mentre lascia passare le basse frequenze (o suoni gravi).

Frequenza

È il termine che indica il numero di oscillazioni complete (ossia periodi di oscillazione) in un secondo. La frequenza di un suono è responsabile della sua altezza percepita dall'orecchio umano e l'unità di misura utilizzata è l'Hertz (Hz). Raddoppiando la frequenza si ottiene un aumento di ottava del tono, ad esempio se La3 = 440 Hz allora La4 = 880 Hz e La5 = 1760 Hz, ecc. L’orecchio umano è in grado di udire suoni compresi tra 30 Hz e 16 kH: quando la tensione alternata in un altoparlante viene convertita in fluttuazioni della pressione dell'aria, diventa un suono udibile.

Frequenza cut-off

La frequenza cut-off (o frequenza di taglio) determina a partire da quale gamma di frequenze un filtro inizia ad agire. In un filtro passa-basso, tutte le componenti sonore al di sopra della frequenza del filtro vengono attenuate (l'entità dell'attenuazione è determinata dalla pendenza del filtro stesso). In un filtro passa-alto, le componenti sonore al di sotto della frequenza del filtro vengono attenuate, mentre le frequenze più alte passano senza ostacoli.

Frequenza di taglio

Frequenza di un filtro a partire dalla quale inizia l’effetto dello stesso, è anche la frequenza alla quale si manifesta l'auto-oscillazione (o risonanza) nel caso in cui il filtro sia spinto al limite.

Gamma dinamica

La gamma dinamica di un sistema audio, espressa in decibel, rappresenta la differenza tra il volume di uscita minimo e quello massimo raggiungibile senza distorsione: maggiore è la gamma dinamica, più fedele è la riproduzione del suono. Per quanto riguarda un singolo strumento, essa rappresenta la gamma che intercorre tra il suono più forte a quello più debole.

Gamma uditiva

L'udito umano è in grado di percepire frequenze che vanno dai 20 Hz ai 20 kHz, tale gamma è però limitata a un ristretto gruppo di giovani. L'incremento del rumore quotidiano, unito alle eccessive sollecitazioni (spesso volontarie) a cui sottoponiamo l'udito — per esempio con la musica ad alto volume durante i concerti, rave, in auto o in cuffia — sta causando un rapido calo della capacità uditiva. A ciò si aggiunge il naturale abbassamento della percezione delle alte frequenze con l'avanzare dell'età.

Impedenza

Specifica tecnica molto importante per il corretto collegamento di diversi dispositivi elettronici (ad esempio dalla chitarra al mixer, dai diffusori all'amplificatore di potenza). Valori di impedenza inadeguati possono causare distorsioni del segnale, perdite di potenza o persino danni ai dispositivi.

Larghezza di banda

Gamma di frequenze di un segnale audio, ovvero l'intervallo tra la frequenza più alta e quella più bassa che un sistema audio è in grado di elaborare: essendo la frequenza ottimale per l'udito di un giovane compresa tra 20Hz e 20kHz, è facile intuire che la maggior parte dei sistemi audio opera in questa fascia. È tuttavia importante che la risposta in frequenza sia il più possibile lineare.

Limiter

Il Limiter agisce come un controllo automatico del volume: in base all'intensità del segnale in ingresso, regola autonomamente il fattore di amplificazione così che un livello prestabilito in uscita non venga mai superato. Questa funzione previene in modo affidabile il sovraccarico (overload) delle apparecchiature, ma può talvolta introdurre effetti indesiderati come il pumping o rumore di fondo.

Il limiter utilizza gli stessi parametri di un compressore ma raggiunge rapporti di compressione (Ratio) notevolmente superiori, che vanno tipicamente da 10:1 a 20:1.

Mastering

Una volta completato un “mix” (vedi “Mixdown”), tutti i brani musicali che saranno inseriti in un CD o LP vengono preparati per la stampa presso un apposito impianto di produzione. Qui passano un controllo, se è possibile si ottimizza il suono complessivo, si regola il volume dei singoli brani, si procede alla pulizia e la correlazione di fase (compatibilità mono) dell'intera registrazione, si rendono i singoli brani uniformi in termini di comportamento sonoro e dinamica. Viene poi stabilita la sequenza dei brani, si determinano gli intervalli di pausa e gli ID, la registrazione riceve poi gli ultimi ritocchi.

Tuttavia, il mastering indica oggi anche l'elaborazione successiva al mixing di un singolo pezzo musicale, SENZA metterlo in relazione con altri brani. Il suo carattere sonoro viene valutato nuovamente e, se necessario, modificato non nell’insieme della traccia ma nelle singole bande di frequenza con equalizzatori e compressori multibanda.

Mixdown

Se tutte le tracce sono registrate e pronte per la riproduzione, possono essere combinate nel “mix”. Ogni traccia ha le proprie impostazioni di equalizzazione, volume ed effetti.

Mixing

La combinazione, l’elaborazione e l’unione dei singoli segnali audio di una registrazione (tracce su nastro o sequencer, segnali microfonici ecc.) in un prodotto stereo o surround. Tale operazione necessita di un mixer, di dispositivi per gli effetti (se non già integrati al mixer), di un amplificatore stereo e di diffusori da studio della migliore qualità possibile.

Il mixing è un processo artistico e creativo al pari della composizione e dell'interpretazione, forse il processo più importante nella catena della creazione musicale. Nell'industria del suono, i tecnici di spicco sono famosi almeno quanto le star che aiutano a raggiungere la fama e il successo.

Modulazione

Ottimizzazione del livello del segnale nelle registrazioni audio. Un livello troppo alto porta a distorsioni (accettabili fino a un certo punto o generate intenzionalmente nelle registrazioni analogiche ma catastrofiche per le registrazioni digitali). Nel caso in cui fosse eccessivamente basso, il rapporto segnale/rumore si ridurrebbe.

Monitor nearfield

Monitor da studio progettati in modo tale che la loro dispersione garantisca una corretta risposta in frequenza a una distanza di circa uno o due metri (campo vicino).

Potenza di uscita

Si tratta della potenza elettrica erogata da un amplificatore di potenza. Tuttavia, poiché questa dipende dall'impedenza dei diffusori collegati, i valori riportati nelle schede tecniche devono essere considerati con cautela. Esistono inoltre diversi metodi di misurazione, i valori di potenza continua (nota anche come potenza RMS o potenza sinusoidale) sono notevolmente inferiori alla potenza di picco, che si applica solo a frammenti di impulso di breve durata. In generale, qualsiasi stadio di amplificazione eroga potenza elettrica in uscita.

Pre-produzione

Con il termine pre-produzione ci si riferisce alla prima registrazione di un brano, spesso in forma di semplice demo, tale traccia iniziale viene quasi sempre utilizzata come linea guida per la successiva produzione definitiva. Alcuni elementi della pre-produzione, detti tracce base (Basic Tracks), vengono talvolta mantenuti e utilizzati come fondamenta su cui registrare le tracce finali per poi essere sostituite dalle registrazioni definitive nel corso della produzione. Tuttavia, accade spesso che la pre-produzione riesca particolarmente bene, o sia caratterizzata da un fascino così particolare e irripetibile, che alcune sue parti finiscono per essere integrate direttamente nel prodotto finale.

Risposta all’impulso

Nel caso degli altoparlanti, si riferisce alla capacità di riprodurre brevi picchi di segnale. Poiché essa dipende dal design della membrana ed è influenzata negativamente dalla sua inerzia, un buon comportamento impulsivo fornisce almeno un'indicazione sulla qualità di riproduzione complessiva dell'altoparlante.

Risposta in frequenza

Fornisce informazioni sul comportamento di trasmissione di un singolo dispositivo o di un intero sistema audio. Una risposta in frequenza lineare è ideale, che non enfatizzi né attenui alcuna frequenza. La faccenda si complica non appena entrano in gioco componenti meccanici (microfoni, altoparlanti): la risposta in frequenza di microfoni e altoparlanti può essere misurata in stanze appositamente progettate e viene inclusa per la maggior parte dei prodotti in un protocollo di misurazione individuale, le aree più interessanti sono gli estremi inferiore e superiore della banda. Tuttavia, un orecchio non allenato riesce a percepire solo scostamenti di circa 3 dB.

Le tolleranze per i dispositivi puramente elettronici sono notevolmente inferiori e le curve di frequenza di questi dispositivi sono generalmente riportate nella scheda tecnica, le modifiche mirate della risposta in frequenza vengono effettuate con dei filtri.

Riverbero

Il riverbero, creato dalle riflessioni del suono in una stanza, crea nel nostro udito la percezione della dimensione e della conformazione dello spazio. Il riverbero (in inglese “reverb”) si divide in due fasi: le prime riflessioni (early reflections) e il riverbero vero e proprio, più diffuso. Il tempo e il volume delle prime riflessioni contribuiscono a definire la distanza della sorgente sonora, mentre il riverbero (o Nachhall) è ciò che genera l'impressione delle dimensioni dell'ambiente. Le produzioni pop e rock vengono spesso registrate nel modo più “asciutto” possibile (in studi insonorizzati), il riverbero viene aggiunto solo in fase di mixing così da creare molto più facilmente un insieme armonioso e composto da un gran numero di tracce.

Suono diretto

Componente sonora che raggiunge direttamente l'ascoltatore o il microfono (rispetto ai suoni distorti o riflessi). Esso è particolarmente importante per realizzare registrazioni vocali chiare.

Spostamento di fase

Lo spostamento di fase è il ritardo temporale che intercorre tra due onde o oscillazioni nel momento in cui ciascuna di esse attraversa lo zero, fenomeno durante il quale le semionde positive e negative dei due segnali possano sovrapporsi. Il risultato è che i segnali tendono a cancellarsi a vicenda, provocando una perdita di livello (o attenuazione), nel peggiore dei casi le due onde si annullano completamente. Durante il mixaggio è dunque necessario sincerarsi sempre che il risultato suoni bene anche se ascoltato in mono: è proprio in questo caso, infatti, che gli effetti deleteri dello spostamento di fase si fanno più evidenti. Ricorda dunque di ascoltare il mix in mono regolarmente per verificare la coerenza di fase!

Tenuta in potenza

Si tratta della potenza che un altoparlante o una cuffia sono in grado di sostenere senza produrre eccessive distorsioni o addirittura danneggiarsi. Occorre distinguere tra potenza continua e potenza massima (a breve termine), valori che devono essere almeno pari alla potenza nominale o alla potenza di picco dell'amplificatore collegato.

Tweeter

Si tratta di altoparlanti progettati specificamente per riprodurre i segnali audio ad alta frequenza. Utilizzati in diverse configurazioni e gamme di frequenza, li si trova all'interno di combinazioni di altoparlanti (sistemi multi-via) oppure come diffusori satelliti separati.

Vibrazione o oscillazione

Movimento dell'aria generato da corpi vibranti e percepito come suono.

Woofer

Un woofer è un altoparlante progettato specificamente per la riproduzione dei segnali audio a bassa frequenza. I woofer vengono utilizzati in diverse configurazioni e gamme di frequenza: sia in combinazione con altri altoparlanti che inseriti in dei subwoofer.

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