Va da sé che l’elemento più importante sia la stessa batteria. Volendo registrare un suono pulito su nastro o su disco rigido, la configurazione dovrebbe essere equilibrata, i tamburi dovrebbero essere accordati e anche l'acustica della stanza dovrebbe fare la sua parte.
Quanto alla qualità dei fusti, il rullante è la componente determinante: il suo valore sarà fedelmente espresso nella registrazione perché caratterizzata da un suono le cui frequenze si collocano nella gamma centrale udibile dall’orecchio umano.
Nel caso della grancassa è talvolta difficile giudicarne la qualità ascoltando la registrazione, molti sistemi di diffusione non riescono infatti a riprodurre adeguatamente le frequenze più basse e profonde.
I tom, essendo utilizzati molto meno rispetto al rullante, in un tipico brano pop/rock non hanno un peso così rilevante. Nel caso in cui tu volessi dedicarti ad altri stili, dovresti ovviamente prenderli maggiormente in considerazione insieme ai microfoni a loro adatti (vedi sotto).
I piatti sono spesso critici in ragione del loro suono e del rumore annesso, per le registrazioni sarebbero più indicati quelli più silenziosi. Se il tuo budget lo permette, non sarà dunque una cattiva idea acquistare un set di piatti a parte, da utilizzare in fase di ripresa del suono.
Nel caso tu avessi esigenze più articolate, varrebbe la pena investire in rullanti aggiuntivi per disporre di più timbri sonori (legno/metallo, fusto profondo/piccolo): a seconda del ritmo, dell'arrangiamento e dell'atmosfera, brani diversi richiedono suoni di rullante diversi. Non è però il caso di farsi intimidire: investire o meno nell'acquisto di elementi aggiuntivi non esclude che tu possa esercitarti, sfruttando la configurazione che già hai a disposizione. Tienilo sempre a mente: ci vuole una buona canzone per suonare bene!