Il Kemper Profiler Player è, a tutti gli effetti, un piccolo miracolo di tecnologia: racchiudere il suono iconico dei fratelli maggiori (Stage, Head, Rack) in un formato così compatto e leggero è un traguardo notevole.
Avere l’intero universo Kemper a portata di zaino è qualcosa che fino a poco tempo fa sembrava impensabile — e invece eccolo qui: solido, ben costruito, suonabile ovunque, perfetto per live agili, viaggi, studio o backup.
I punti forti forti sono la qualità sonora elevata: è sempre il “suono Kemper”, fedele, articolato, dinamico.
Compattezza estrema: entra nello zaino, in pedalboard mini, in valigia.
Accesso ai rig ufficiali e community: compatibilità piena con l’ecosistema Kemper. Prezzo competitivo rispetto agli altri modelli.
A mio avviso invece i punti deboli sono: l' assenza di display: limita moltissimo l’interazione diretta. Si può usare via Rig Manager, ma resta un compromesso e il suono leggermente più scuro: nel confronto diretto con un Kemper Stage o Head, il Player restituisce una timbrica appena meno definita, meno aperta — una sfumatura che però si sente, soprattutto a volumi da palco o in mix.
Rig Manager è migliorato ma resta un po’ macchinoso e a volte non perfettamente stabile.
Considerazione personale: Il Player è un ottimo acquisto, soprattutto se cerchi praticità, portabilità, e vuoi il suono Kemper senza dover montare un rack o occupare spazio con un pedalone.
Tuttavia, se potessi scegliere liberamente tra Player e fratello maggiore, io continuo a preferire il modello più grande: più definito, più controllabile, più completo.
Il Kemper Profiler Player è un piccolo gigante.
Ha qualche compromesso — e li senti — ma vale ogni centesimo se ti serve il suono Kemper in formato super compatto.
Tuttavia se cerco massima qualità, vado sul modello piu' grosso, stage , toaster e rack mentre se cercho flessibilità e praticità, il Player è una bomba atomica.