Wampler Tumnus Overdrive V2

Premetto che non ho mai avuto modo di provare il pedale originale al quale si ispira, perciò, no so quanto sia fedele e come suoni rispetto all'originale.
Comunque, dopo averlo provato posso affermare che è uno dei migliori boost/overdrive che ho mai provato, forse forse addirittura il migliore in assoluto tra quelli che ho avuto. Suono caldo e rotondo, è veramente un piacere suonarlo. Dimensioni perfette e costruzione impeccabile, viene fornito anche con una elegante sacchetta in tessuto. Wampler per quanto mi riguarda è sempre una garanzia per qualità.
Veramente consigliato se si cerca un boost/low gain overdrive.

Non potendo permettermi un Klon originale, ho acquistato il Tumnus attirato dalla fama circa la buona qualità dei pedali Wampler. Devo dire che, abbinato a un Fender Blues Junior, dà belle soddisfazioni sia con chitarre munite di single coil che di humbuckers. Le dimensioni super compatte permettono di trovare spazio in ogni pedaliera, ma bisogna tenere presente che è non è possibile alimentarlo a batteria. Nonostante le piccole dimensioni, l'accessibilità alle tre manopole è sempre abbastanza agevole. Venendo al suono, direi che ciò che mi ha colpito, da subito, è la grande riserva di volume del pedale. La dinamica, poi, è davvero notevole, così come le sfumature ottenibili lavorando con i tre controlli. Gain e volume sono disponibili in abbondanza per chi suona blues e rock (no metal). Con la strato, regolando bene l'ampli ottieni sonorità vicine a quelle di John Mayer, ma - ripeto - colpisce molto la dinamica del pedale, e questo è segno di un'elevata qualità costruttiva. Le dimensioni ridotte non sembrano andare a discapito della solidità, ma come sempre sarà il tempo a dire quanto questo pedale è robusto. Direi che ad un prezzo pari ad 1/20 del valore di mercato di un Klon originale, non si può chiedere davvero di più. Brava Wampler!

Ho acquistato il pedale Wampler Tumnus Overdrive V2 già forte di ottime esperienze in casa Wampler.
Il pedale è arrivato perfettamente imballato e dentro una solida confezione.
Come da consuetudine dei pedali handmade, e tipico per la strumentazione "Boutique" la confezione si presenta ben curata e con un piccolo sacchetto porta pedale.
Il pedale in se è di piccolissime dimensioni e costruito impeccabilmente, vista la piccola dimensione i jack per l'input e l'output non sono assiali.
Le manopole sono di piccole dimensioni, in linea con la dimensione molto ridotta del pedale, ma semplici da modificare.
I comandi disponibili sono quindi un selettore per il Gain con il quale è possibile passare da un boost (valori minimi), fino ad una bella saturazione del segnale molto calda ed adatta a tonalità Blues Rock che mi ricordano molto le sonorità di Billy Gibbons degli ZZTop.
La seconda manopola è relativa al tono e questa consente di ottenere sonorità più aperte o più chiuse. Infine una manopola per il volume.
Il pedale lo utilizzo per creare una saturazione del segnale molto spinta e portandomi ad ore 4 del gain, ad ore 9 del tono e sempre ad ore 9 del volume.
La massima resa a mio avviso è con gli Humbucker, nel mio caso utilizzando una Gibson SG Standard, ma anche con i Singol Coil (utilizzo una Fender Stratocaster) è possibile ottenere sonorità molto calde, benché con un tocco maggiore di acidità.
Consigliato quindi agli appassionati del blues rock che apprezzano particolarmente le tonalità calde e ricche di energia.

Ho acquistato il Wampler Tumnus per avere un pedale con sonorità diverse dal Tube Screamer Ibanez, e ne sono davvero soddisfatto.
Il colore del suono è diverso, non migliore o peggiore, ma diverso.
La chitarra pulita, a basso gain, rimane in primo piano, sostenuta da un leggero overdrive che si adatta molto bene ai diversi tocchi sulle corde. A gain piú elevato, il suono si gonfia, rimanendo morbido e piacevole. Si nota ogni tanto un leggero colore "nasale" (non saprei come descriverlo altrimenti), che tuttavia non intacca i meriti del pedale.
Il pedale è molto elegante e davvero piccolo: come compromesso bisogna accettare che i pomelli di controllo siano un po' stretti fra loro.
Ultima nota: il gioco fra volume e gain è interconnesso, nel senso che serve avere un certo livello di volume per sentire delle conseguenze quando interagiamo con il gain.