Tre preamplificatori diversi, due pedaliere diverse, a seconda del momento del giorno (e delle condizioni del vicinato) scelgo di usare alternativamente un paio di ampli da basso, oppure un piccolo PA, oppure una scheda audio collegata direttamente allo stereo di casa... ognuno di questi è pilotato direttamente con un Level Pilot, ne ho tre diversi uno affianco all'altro!
Per riconoscerli al volo, ho marcato l'interno dell'indicatore (è concavo, è facile) con smalto da unghie di colore differente, così nel dubbio di aver spostato qualcosa so sempre a colpo d'occhio cosa sto muovendo.
E per stare sul sicuro, per scongiurare la nascita di rumori parassiti dovuti all'ossidazione interna del potenziometro, ho inserito all'interno della base di ogni Level Pilot due bustine di silica-gel recuperate dalla tasca delle custodie rigide da chitarra.
La tolleranza tra i canali è veramente elevata, anche attenuando il signali a livelli microscopici non c'è nessuno sbilanciamento tra i canali dx e sx.
L'altro utilizzo possibile è in abbinamento ai trasformatori di bilanciamento: li ho recuperati da ingressi e uscite di vecchi apparecchi in disuso, e li ho collegati a cavallo del Level Pilot, per regolare nella maniera più sensata possibile il livello tra sorgenti bilanciate e apparecchi sbilanciati (o viceversa) senza incorrere in fastidiosi ronzii di massa o di induzione.
In ultimo, un utilizzo ancor più desueto è in abbinamento al mio piccolo mixer che adopero come generatore di feedback per la produzione in ambito drone / ambient / soundscape: visto che la tecnica prevede di "mettere in corto" un'uscita con un ingresso, dal momento che i fader dei mixer economici sono solitamente piuttosto rozzi e poco sensibili, utilizzo il Level Pilot come una sorta di "insert" tra output e input per dosare con precisione elevatissima quanto (poco) segnale reinserire nel circuito per generare il feedback alle frequenze diverse (la tecnica è spesso descritta come NIMB, acronimo di No Input Mixing Board).