Proco Rat 2 Distortion

Distorsione tra le mie preferite.

Pregi:
Suoni che vanno dai fine 70' ai 90'.
Con i relativi aggiustamenti e la giusta chitarra si suaona: Blues, Hard Rock, Grunge, Punk, Post Rock, ma anche il Metal.
Suona benissimo con semi acustiche e full body.
Suona bene con amplificatore stato solido, ed è magico con i valvolari, sia el84 che 6v6.
Ultra solido se ci cade sopra un amplificatore si rompe l'amplificatore.
Ottimo suono se si spinge anche con altri pedali, overdrive/fuzz/pre-amp(testato).
Eccellente con pickup al bridge ottimo con pickup al neck.
Suona benissimo con Humbuckler e single coil.

Difetti
grande forse altri preferiscono apedali più compatti a me va bene
con sigle coil può essere un poco rumoroso se si abbina ad altri pedali
può essere rumoroso se suonato instack con altri pedali dipende dalle combinazioni
da dipendenza

Giudizio finale:
ho provato decine tra boster, fuzz overdrive e distorsioni e dipende molto dai gusti, questo è uno dei pochi pedali che considero un must to have nella categoria distorsioni/booster

Il timbro unico di questo distorsore non ha bisogno di spiegazioni, proprio per questo è ed è stato usato da alcuni dei più grandi chitarristi della storia.
Provato insieme ad un Fender Blues Junior ed il risultato è davvero unico, la distorsione che ne esce fuori risulta sempre piena.
Giocando un pò sia con il livello di distorsione che con il filtro, si possono trovare infinite sfumature, a partire da una distorsione più "nasale" ad una più brillante.
La fabbricazione è buona anche se ci sono altri effetti più curati nella costruzione e nelle finiture, ma per me questo è un aspetto veramente secondario.
Assolutamente da provare!!

Il Proco Rat è un pedale leggendario, probabilmente quella distorsione che sempre abbiamo ascoltato e amato nei dischi ma mai siamo riusciti pienamente ad emularla. Utilizzato in passato anche da David Gilmour, torna prepotentemente a far parlare di sé anche grazie all'uso massiccio che ne ha fatto negli anni Alex Turner degli Arctic Monkeys, venendo a definire così la linea sonora principale dell'Indie-Rock d'oltremanica. Combinando la manopola "distortion" con quella del volume si può ottenere un overdrive sporco sino a una distorsione calda e piena che ricorda quella di un vecchio Marshall; il Filter invece non va assolutamente confuso con il tono, esso è piuttosto ed appunto un filtro che abbatte le alte frequenze e restituisce un suono più scuro. Si presta molto bene ad essere utilizzato con l'ausilio di un booster in grado di trasformarlo in un vero e proprio Fuzz. Il timbro del Proco Rat è storia nel mondo del rock e va senz'altro provato almeno una volta nella vita, unica pecca, ma facilmente risolvibile, è l'ingresso dell'alimentatore che non è quello standard dei pedali Boss per intenderci, ma richiede un cavetto a sé.

Premessa: ho una mezza fissazione per provare saturazioni e distorsioni di vario tipo su synth e drum machine. I risultati non sono sempre quelli sperati, in quanto i pedalini in genere sono pensati per il segnale di una chitarra, pertanto vanno presto in distorsione e tendono anche a mangiarsi i bassi (in alcuni casi vengono letteralmente divorati).

Con questo tipo di esperienze pregresse, ero in dubbio se acquistare il Proco Rat 2. Ho cercato un sacco in rete, ho rimuginato per mesi e alla fine ho deciso di buttarmi. E ho fatto bene, perché si è subito rivelato uno dei pedali più efficaci per questi usi della mia collezione.

Appena arrivato, l'ho provato immediatamente su una drum machine (TR-09) e ho notato che si mangia pochi bassi (nella mia collezione fanno meglio solo i Moog) e che è praticamente impossibile farlo suonare male. Magari si ottiene un suono molto distorto (più di quanto non si cercasse; a tal proposito è opportuno regolare un po' basso il segnale di uscita del synth/drum machine, altrimenti il passaggio tra overdrive e distorsione è compresso in pochi gradi di rotazione del knob "distortion", e risulta un po' difficile impostare un settaggio preciso), magari non è il suono che si stava cercando, ma non è mai il suono "brutto"... non è la distorsione di uno strumento "che non ce la fa" o che suona bene solo in una manciata di settaggi specifici. E' un enorme sweet spot, suona sempre bene.

Il filtro poi è efficacissimo per rifinire le alte frequenze dopo aver distorto il suono.


Nulla da eccepire poi dal punto di vista costruttivo. Pesa un po' (lo chassis in metallo è bello solido) e forse è un po' alto, ma non è un problema per l'uso in studio (magari in una pedal board si può desiderare qualcosa di più compatto e leggero, ma non rientra tra i miei utilizzi).


Sono davvero soddisfatto di questo acquisto.
Non mi esprimo per l'uso in ambito chitarristico (so che si tratta di un pedale classico, ma io non sono un chitarrista ;-) ); ma mi sento di annoverarlo con una valida opzione per chi è alla ricerca di un pedale di distorsione per synth e drum machines.

Certo, non sarà un modello vintage anni 80, né la reissue anni 90, ma il RAT è pur sempre un pedale da un suono micidiale, il suo chassis iper compatto lo rendono molto resistente.
Inoltre se volete ottenere il suono di un vecchio Rat, sostituire l'attuale Op-amp con un LM308 risulta facilissimo.
Come suono si passa da Overdrive a distorsore fino a Fuzz, il il controllo filtro tende un po' a tagliare quelle frequenze basse della chitarra che in un contesto band vanno a collidere con quelle del basso, a favore di un estremo boost delle frequenze medie che buca ogni mix, sia per ritmiche che per soli.
Unica nota negativa è l'alimentazione a 9 volte tramite mini jack.