Oltre all'immancabile uscita per le cuffie, le workstation sono adeguatamente attrezzate sul fronte degli ingressi e delle uscite per essere utilizzate in studio come sul palco. Mentre i modelli nella fascia di prezzo più bassa dispongono di uscite stereo, quelli di fascia media offrono già ingressi di linea aggiuntivi per i processi di campionamento o per integrare segnali audio esterni (Mic/Line) con effetti interni, il che significa che si può ad esempio ricorrere allo strumento come vocoder o unità di effetti per una chitarra. Le workstation professionali propongono di ulteriori uscite secondarie per scindere i singoli suoni o gruppi di suoni dalla somma stereo e inviarli a uscite separate, oppure per trasmettere un segnale click al batterista.
Allo stesso tempo, i modelli provvisti di funzione di campionamento sono anche dotati di interfacce audio USB di alta qualità, così da integrarli facilmente in un setup di studio dotato di una DAW. Per lo scambio di dati, il backup degli stessi e gli aggiornamenti del sistema vengono utilizzate porte USB standard alle quali è possibile collegare chiavette USB e supporti di archiviazione compatibili con l'USB. I collegamenti MIDI sono possibili solo grazie agli appositi connettori originali in formato DIN a 5 poli così come i moderni USB-MIDI, in modo che lo strumento possa essere utilizzato immediatamente sul computer senza un'interfaccia MIDI separata.
Le workstation offrono un grande potenziale applicativo: per tale ragione, oltre all'importante collegamento per il pedale sustain, ne offrono solitamente altri liberamente assegnabili per pedali aggiuntivi, nonché pulsanti e interruttori con i quali è possibile controllare a pedale funzioni precedentemente definite, ad esempio per regolare il volume, cambiare suono, controllare la velocità dell'effetto Leslie interno o attivare processi più complessi con la sola pressione di un pulsante.