“Sound library” (sound = suono, library = biblioteca) è ormai un termine consolidato anche nella lingua italiana: descrive una raccolta di suoni singoli o di strumenti completi, integra lo spettro sonoro di strumenti hardware e software che necessitano di estensioni (come i campionatori) o che dispongono già di unità di riproduzione integrate per farne strumento separato su un computer.
Per l'archiviazione nelle librerie di suoni vengono utilizzati quasi esclusivamente formati audio lossless (senza perdita di qualità) poiché i suoni stessi fungono da base per la produzione musicale professionale o il doppiaggio; i formati interni più comuni sono WAV e AIFF oltre a formati di file specifici per i produttori (ad esempio Kurzweil, EMU, Akai, ecc.) o programmi musicali (ad esempio i formati REX e ReFill di Propellerhead). La risoluzione della frequenza di campionamento è attualmente di 44,1 KHz a 24 bit di profondità di campionamento.
L'uso di tali librerie è generalmente esente da costi di licenza e da quelli legati alla SIAE: ciò significa che, dopo averne acquistata una, è possibile utilizzare i suoni tutte le volte che lo si desidera nelle proprie produzioni commerciali e non, a meno che la produzione stessa non sia a sua volta una libreria di suoni.