Un set di batteria moderno è composto da vari elementi. Possiamo distinguere tre categorie: i tamburi (compreso il rullante) , le meccaniche (l’hardware) e i piatti.
Questa guida si occuperà principalmente dei tamburi. Prima di entrare nei dettagli dei materiali e della produzione faremo una panoramica sulle varie componenti di un set.
La grancassa costituisce le fondamenta di ogni batteria. Produce le sonorità più gravi e profonde che sono l’ingrediente principale, insieme al basso, per ogni groove degno di nota, indipendentemente dallo stile musicale di cui si stia parlando.
Le dimensioni di questo elemento possono variare considerevolmente. I musicisti jazz solitamente preferiscono casse piccole, di dimensioni simili a quelle del timpano. Nel rock invece vengono utilizzate grancasse intorno ai 22 pollici.
Alla base di questo tamburo c’è una coppia di supporti regolabili. Questi devono essere molto resistenti perché contrastano la forza del colpo di pedale e sostengono il peso dei tom, garantendo la stabilità del tamburo. Solitamente nella parte superiore del fusto è previsto un buco in cui posizionare il reggi tom.
Come abbiamo detto in precedenza la grancassa si suona con il piede, che trasmette il movimento al battente tramite un pedale. I pedali in commercio hanno un battente di tipo standard che può però essere sostituito con altri di diversa durezza.
La pelle "battente" della grancassa è posizionata rivolta verso il batterista, dallo stesso lato in cui è avvitato il pedale. La parte del fusto rivolta all’esterno è ricoperta dalla pelle detta "risonante". I batteristi rock, funk e fusion di solito utilizzano una pelle risonante con un foro circolare. La pelle battente spesso viene stoppata con una striscia di nastro di feltro, fissata tra il bordo del tamburo e il fusto. Questa pratica si utilizza per migliorare il suono che può risultare altrimenti confuso e innaturale. Posizionato nel modo corretto questo materiale può rendere il suono più controllato e chiaro. È consigliabile fare più prove al fine di trovare il suono che si sta cercando, l’importante è non esagerare con il feltro, altrimenti qualsiasi grancassa finirebbe col suonare come una scatola di cartone.
I tom non sono molto diversi dalla grancassa, se non perché sono più piccoli. Così come le grancasse ne esistono di varie dimensioni e profondità, fattori che influiscono sul volume e sul suono. Più sono piccoli più il suono sarà acuto e secco, più sono grandi e profondi più il suono si avvicinerà a quello di un timpano.
Fondamentalmente esiste la distinzione tra tom sospesi e tom a terra (come il timpano). Il loro nome dipende dalla disposizione all’interno del set di batteria: i tom sospesi sono montati grazie a dei sostegni sopra alla grancassa, quelli a terra si trovano accanto ad essa. I sostegni per i tom sono venduti da tutti i principali produttori, caratterizzati da dettagli stilistici e funzionali diversi. Ci si trova davanti ad un’ampia scelta ma è importante che essi siano resistenti per sostenere il peso e la pressione costanti. I timpani tradizionali hanno alla base tre piedini che assicurano stabilità al tamburo più profondo del set.
Il Rullante
Il rullante è molto diverso dagli altri tamburi che compongono una batteria. Se il diametro può superare quello dei tom, la sua profondità è sicuramente inferiore. Un’altra differenza è la presenza di una cordiera metallica posta sotto alla pelle risonante. Quando il batterista colpisce la pelle battente, la pelle risonante reagisce facendo vibrare la cordiera sottostante. In base alla tensione di quest’ultima il suono può essere corto e secco o lungo e confuso. Per queste caratteristiche i colpi sul rullante risultano più definiti rispetto a quelli sui tom.
Queste sue qualità e la posizione all’interno del set di batteria fanno del rullante il centro nevralgico di distribuzione del groove.