Arturia MicroFreak

Premettendo che sono un principiante nel mondo dei synth (ma ho messo le mani su parecchi sintetizzatori analogici, digitali e semi-modulari) e che l'utilizzo è per la maggior parte casalingo, devo dire che il microfreak è uno strumento affascinante...ha una quantità di possibilità incredibile per uno strumento di queste dimensioni, sicuramente va valutato partendo dal prezzo di vendita, ma ha veramente un quantitativo di features inquietante....alcune magari non immediatamente utilizzabili ma molte altre davvero interessanti.
La costruzione mostra qualche neo sui materiali dello chassis sopratutto ma in definitiva è adeguata al valore e alla tipologia di strumento.
E veniamo ai due pro più clamorosi del microfreak:
1-usabilità: a mio parere è davvero molto molto intuitivo una volta che si sia letto rapidamente il manuale e premettendo una conoscenza BASICA della sintesi sonora (in questo caso non solo sottrattiva)....forse serve solo un pò di pratica per la tastiera capacitiva (che di contro offre possibilità di modulazione nuove ed interessanti usando la superficie di contatto delle dita) ma il resto fila abbastanza liscio...

2-il supporto di Arturia: in meno di un anno hanno implementato noise, vocoder e altri 3 motori nuovi griffati Noise Engineering....oltre a un lavoro costante sul firmware....direi 10 e lode!!!

Personalmente per il rapporto prezzo/qualità non lo venderei mai, ci ho aggiunto anche il microfono originale per il vocoder (anche qui genialata mettere il mic con uscita cuffie sull'attacco per non perdere la possibilità di usare cuffie).

In definitiva....è molto ricco e stimolante, diverso da tutto quello che c'è in commercio sia sul suo livello di prezzo sia su altri livelli superiori...può davvero portare una ventata di follia e novità alle vostre produzioni in un formato compatto, simpatico e user-friendly....il supporto costante di Arturia non può che far lievitare la valutazione e sinceramente mi ha entusiasmato (trovarsi ogni tot un motore di sintesi completamente nuovo è molto carina come cosa)!
Va però sempre valutato del suo ambito....siamo sotto i 300€ di costo ed è un'idea di synth nel complesso piuttosto sperimentale...confrontarlo con macchine full Analog da 1500 è fuori luogo.

Detto tutto ciò personalmente lo consiglio, non fosse altro in rapporto al prezzo che ha è una macchina "nuova", ben supportata e interessante!

Sintetizzatore estremamente versatile e con svariate particolarità uniche. Nonostante le dimensioni sprigiona un incredibile potenza sonora. Si riesce sempre a trovare qualcosa di completamente inaspettato tenendo viva l'ispirazione. L'ultimo firmware lo rende ancora più incredibile. Consigliato a chiunque, sia per chi deve iniziare che per utenti esperti che sentono il bisogno di esplorare nuovi orizzonti sonori. La tastiera può sembrare "strana" ma si suona meravigliosamente bene ed aggiunge un ulteriore particolarità in più che lo distingue dal resto dei miei synth. Pienamente soddisfatto.

Mi ha impressionato nei video visti online, di quante possibilità timbriche possa offrire, della semplicità con cui si presente ma che allo stesso tempo ti permette di elaborare patch assurdamente profonde e interessanti. Ci sono molte cose "sfiziose" in questa bestiolina. Il filtro analogoco per esempio; la parafonia fino a 4 voci; 12 wavetables interessanti e alcune assurde (la speech); il motion sequencer, uno step sequencer complesso per il budget a cui si propone la tastiera; la tastiera touch. Su questa mi soffermo a dire che inizialmente ero molto scettico nei suoi riguardi, ma che dopo un po' di pratica, diventa divertentissima, specialmente perchè è molto senaibile alla superficie di polpastrello che ci poggiate sopra e questo si tramuta in modulazione. Potersi esprimere imprimendo più o meno polpastrello sui "tasti", rende le proprie performance molto più ricche e divertenti. Per il prezzo a cui si propone, ha una potenza notevole. Chiaramente i suoni bassi non sono grassi come se fosse un 100% analogico, ma la sua "digitalità", non pesa assolutamente, specialmente dopo qualche ora passata a sperimentare alcuni preset e provando modificarli a proprio piacere... E poi non tutto ciò che è analogico è per forza bello! Arturia ci insegna questo.

Per quello che costa è sicuramente l'opzione digitale migliore presente sul mercato. Con le sue diverse opzioni di sintesi e modulazioni offre la possibilità di poter esprimere al 100% il proprio lato più creativo e sperimentale (ma anche no se si vuole rimanere sul classico). Il suono, per quello che le mie orecchie hanno potuto sentire sinora, è davvero interessante in modalità monofonica.
Altre note di merito sono riguardanti Il manuale e i tutorial sul canale ufficiale Youtube di Arturia, chiari e facilmente comprensibili. Il Cycling Envelope, particolare mix tra un LFO e un classico Envelope. La Mod Matrix, con la possibilità di modulazione di quasi tutti i parametri del synth, di cui tre slot liberamente assegnabili.
I difetti maggiori a mio avviso sono due:
- la parafonia, che per quanto può sembrare appetibile a primo impatto, alla lunga stufa per la mancanza di armoniche e di spessore timbrico.
- il tasto di accensione sul retro, ergonomicamente scomodo.
La ciliegina sulla torta sarebbe poter avere degli effetti onboard, come un semplice Reverb o Delay, ma non si sa mai visto l'impegno che dimostra Arturia nell'aggiornare periodicamente i propri prodotti (anche se improbabile vista l'unica uscita in mono).

Questo Microfreak è il sintetizzatore perfetto per chi vuole iniziare, sperimentare o ampliare il proprio setup.
Per questo prezzo veramente pochi prodotti possono offrire tutte le funzionalità che sono presenti su questo synth, che io descriverei come modulare.
Migliaia di possibilità, personalizzazione, integrazione del mondo analogico in uno small form factor synth.
Seppure leggero e plasticoso, il prodotto pare robusto. La tastiera è sorprendentemente responsiva e facile da usare con un minimo di abitudine, i comandi sono ben disposti, e il menù non è complesso e facilmente navigabile dal piccolo schermino, che è parte integrante del processo di sintesi (un pelino più grande non sarebbe stato male però). La matrice di comando offre un controllo estremamente solido della modulazione dei parametri, ed è intuitiva e veloce da maneggiare.

I contro per me si trovano nel sequencer, molto poco intuitivo, reagisce in modo strano agli input, la riproduzione è a volte completamente diversa da ciò che si è impostato, e a volte non funziona proprio con certi parametri. L'assenza di effetti pre-impostati è un peccato, perché essenziali con la tipologia di suoni che si sintetizzano, un riverbero e un delay non penso siano tanto complicati da aggiungere, visto che è tutto digitale.

Detto ciò, lo consiglio, per 300€ le possibilità sono vastissime, aggiunta necessaria al proprio setup.