Ho preso il Zultan 22” Raw Jazz Ride perché cercavo un ride dal suono caldo e complesso, qualcosa che avesse carattere senza essere troppo invasivo. Dopo averlo suonato per qualche settimana, sia in sala che dal vivo, devo dire che mi ha sorpreso in positivo.
La prima cosa che colpisce è il tono scuro e asciutto. Ha un attacco definito, ma senza essere troppo brillante o fastidioso. La finitura grezza e il martellamento a mano gli danno un suono molto naturale, perfetto per il jazz e per situazioni più acustiche. Il wash c’è, ma resta controllato, quindi anche quando suoni con dinamiche più leggere il ping della bacchetta si sente sempre bene.
La campana è abbastanza morbida, non troppo metallica, e si integra bene nel suono generale del piatto. Se lo colpisci con più forza, si apre anche come crash, senza essere esplosivo ma dando un bel suono arioso e controllato. È una cosa che lo rende davvero versatile, specialmente per chi ama giocare con le sfumature nel drumming.
A livello di feeling è molto piacevole da suonare. Ha un peso medio-leggero e risponde bene sia ai colpi più delicati che a quelli più decisi. Non è un ride che ti “scappa via” sotto le bacchette, il che aiuta tantissimo a controllare il suono e a trovare il giusto equilibrio nel groove.
Per quello che costa, è un gran bel piatto. Ha una qualità artigianale notevole e un suono che potrebbe tranquillamente stare accanto a modelli di marchi più blasonati. Lo consiglierei soprattutto a chi suona jazz, ma anche a chi cerca un ride con un carattere particolare per altri generi più sperimentali.