Reduce da una Paolo Soprani (modello Donnina II, 120 bottoni, 5 voci e 2 registri per la mano sinistra e 41 tasti, 3 voci e 5 registri più 2 ripetuti per la mano destra,il tutto montato sul corpo della novantasei bassi e per questo definita 120 ridotta o femminile) del millenovecentosettantasette, acquistata per me dai miei genitori quando ad undici anni ero alto un metro e tanta voglia di crescere e per questo non avrei potuto gestire una normale centoventi bassi, alla fine della corsa per lo strumento suddetto, usato per imparare, ma anche per suonare, non solo in luoghi seri e riparati perché a volte bisogna partecipare anche alle feste di campagna o popolari tout court dove sarebbe meglio non portare strumenti costosi, ho deciso di rinnovare la fisarmonica, suddividendo i compiti a due strumenti di costruzione e prestigio diametralmente opposti: uno per quanto di serio possa offrire la vita musicale, l’altro per il puro divertimento, magari da sfogare come detto in feste popolari. E’ quest’ultima la ragione dell’acquisto di una fisarmonica dalla quale per prezzo e qualità non mi sarei sinceramente aspettato che desse tanto in termini di resa.
Aperto dunque il pacco arrivato come confezione davvero teutonica, mi sono meravigliato del contenuto a prima vista, in quanto ciò che mi si è presentato, dalla borsa allo strumento vero e proprio, è sembrato subito d’ottima fattura. Un po’ meno per quanto riguarda le cinghie ed il manale, ma per cinquecentotrentacinque euro non potevo certo pretendere la luna anche se a seguire, persino i componenti appena citati si sono rivelati davvero validi.
Installate e regolate dunque le cinghie e fatta la medesima operazione riguardo il manale, eccoci all’esame. Verificati tasti della mano destra e bottoni per i bassi da suonare con la sinistra, meticolosamente provati uno ad uno, tirando e spingendo il mantice che in quanto nuovo è un po’ duro rispetto alla vecchia fisarmonica in pensione, non ho trovati difetti e questo fatto già mi faceva gioire. Ho dunque cominciato a suonare e più andavo avanti, più ringraziavo Startone o Thomann che dir si voglia per il servizio reso ad un prezzo che sembra uno scherzo.
Bella esperienza che ho già trasmessa a chi con me ha potuto condividere le funzioni nemmeno troppo basilari di una fisarmonica comprata quasi per celia e sfida al destino, ma che non ha nulla da invidiare a strumenti molto più costosi e nati per lo stesso scopo che viene servito egregiamente da quanto appena recensito.
Cinque Stelle Meritate.