La questione delle frequenze: istruzioni per l'uso.
Chiunque sia interessato all'acquisto di un sistema radio potrà valutare quale delle numerose gamme di frequenza scegliere. Negli ultimi dieci o vent'anni il panorama delle frequenze è stato trasformato dalle moderne tecnologie come la telefonia mobile, la radio e la televisione digitali. Alcuni oggi si chiedono perché il loro vecchio sistema radio subisca interferenze eppure potrebbe magari non essere più permesso loro di usare la frequenza allora acquistata.
Qui di seguito vogliamo dare un'occhiata allo stato attuale delle cose, alle gamme di frequenza attualmente disponibili e alle loro differenze. Va detto che ci limiteremo esclusivamente alla situazione in Italia. Sebbene vi siano alcune frequenze comuni in Europa, ci sono purtroppo anche molte differenze che andrebbero oltre lo scopo di questo articolo.
A proposito, le operazioni radio in Italia sono regolate dalla legge sulle telecomunicazioni che determina l'assegnazione di frequenze specifiche: fortunatamente, molte delle gamme per noi rilevanti sono soggette al così detto libero uso. Esse sono gratuite per tutti gli utenti o limitate a determinati gruppi di utenti. Le autorizzazioni generali sono sempre limitate nel tempo, possibilmente rinnovabili a tempo debito ma senza troppe certezze in merito.
Gamme di frequenza per microfoni senza fili:
Ritorno al futuro: banda VHF III, 174 - 230 MHz
Assegnazione limitata alla fine del 2025
L'abbreviazione VHF sta per "Very High Frequency" (altissima frequenza) e copre la gamma di frequenza da 30 MHz a 300 MHz. La sottozona III con le frequenze 174 - 230 MHz, per noi rilevante, è stata resa liberamente accessibile al pubblico nel 2015 ma è pur vero che la sua affidabilità può essere compromessa a livello regionale dalla radio digitale DAB+. Poiché le licenze per il VHF sono state per lungo tempo disponibili solo per l'uso fisso e per una durata limitata, i sistemi analogici sono ora in gran parte scomparsi dal mercato. Nel settore professionale digitale, tuttavia, il VHF sta vivendo una piccola rinascita e rappresenta un'interessante alternativa alle altre gamme di frequenza, soprattutto grazie alla tecnologia digitale meno soggetta a interferenze.
Ormai libero per uso professionale: 470 - 608 MHz e 614 - 694 MHz
Assegnazione limitata alla fine del 2030
Si presenta qui la grande banda UHF (Ultra High Frequnecy), che copre la gamma da 300 Hz a 3000 Hz, disponibile solo in parte: precedentemente soggette a licenza, le frequenze 470 - 608 MHz e 614 - 694 MHz sono state rilasciate nell'aprile 2020 "per applicazioni per la produzione professionale". L'interpretazione lascia spazio all'immaginazione: alcuni esempi ne sono le produzioni di programmi e trasmissioni radiofoniche, spettacoli teatrali, concerti di gruppi musicali professionali o servizi professionali di tecnologia degli eventi. Non si tratta tuttavia di pura comunicazione radio: nello stesso spettro si trova la televisione digitale terrestre DVB-T2 i cui blocchi di frequenza (i cosiddetti canali televisivi) occupati o liberi variano molto da regione a regione. All'utente in trasferta viene spesso richiesta una scansione di frequenza in loco. Nonostante la condivisione con il DVB-T2, questa gamma di frequenza che si estende intorno ai 200 MHz è la prima scelta per le configurazioni radio più grandi.
Gratuito per tutti: Duplex gap 823 - 832 MHz
Assegnazione limitata alla fine del 2025
LTE (Long Term Evolution) è conosciuto da molti come standard di comunicazione mobile. Un gap duplex è la gamma di frequenza libera che separa il downlink e l'uplink (quindi la trasmissione verso-e-da il dispositivo) l'uno dall'altro. Il gap nella gamma LTE 800 inizia già da 821 Mhz sebbene l'allocazione generale sia possibile solo a 823 Mhz: a seconda dell'ambiente LTE, è consigliabile lasciare un po' di spazio intorno alla banda di frequenza. Nella realtà dei fatti questo può limitare il numero massimo di sistemi radio utilizzabili contemporaneamente. Si consiglia per questo di posizionarsi al centro (ca. 825 - 828 MHz) come misura preventiva. Insieme alle gamme descritte di seguito, questa banda di frequenza è adatta all'uso privato.
Libero in tutta Europa: 863 - 865 MHz
Assegnazione limitata al 2028
Spesso denominata banda ISM (Industrial, Scientific and Medical), è in realtà una cosiddetta banda SRD (Short Range Device). In qualsiasi modo la si chiami, può essere utilizzata da chiunque in tutta Europa, senza licenza. Mentre altre gamme di frequenza sono di solito consentite fino a 50 mW, la gamma 863-865 MHz è soggetta ad una restrizione fino ad un massimo di 10 mW. Ciò è facilmente sufficiente per applicazioni da palcoscenico nel settore amatoriale, soprattutto in molti sistemi entry-level che non trasmettono più potenza in altre gamme di frequenza. La restrizione più grande è piuttosto la larghezza di banda di soli 2 MHz. A seconda della qualità, si potranno utilizzare al massimo quattro sistemi radio in parallelo. Consigliamo questa gamma piuttosto per uso singolo o doppio oppure come supplemento ai sistemi radio esistenti in altre bande.
Gratuito per tutti: Duplex gap 1785 - 1805 MHz (1,8 GHz)
Qui, ritroviamo sostanzialmente la stessa situazione del gap duplex 823 - 832 MHz. La banda da 1,8 GHz utilizza lo spazio libero corrispondente nella rete di telefonia mobile LTE 1800, rilasciata per ogni utente. Chi sente "GHz" spesso pensa al "digitale": certamente possibile, ma i sistemi radio analogici a 1,8 GHz restano quelli più diffusi.
Posta la prossimità con il gap duplex 823 - 832 MHz, mettere a confronto i due sistemi per valutarne i pro ed i contro sarebbe il metodo migliore. Se è noto che esiste un'applicazione regionale basata sulla localizzazione, si coniglia di optare per quella in attività, sia essa 'LTE 800 o l'LTE 1800: un sistema radio su una frequenza inferiore raggiungerebbe così una portata leggermente superiore. Se aveste dubbi, la banda di frequenza 823 - 832 MHz dovrebbe essere quella giusta. Se siete un operatore turistico e volete gestire più collegamenti radio contemporaneamente, è meglio distribuire il sistema radio su entrambe le bande di frequenza o, in generale, su più bande di frequenza.
Libero in tutto il mondo: 2,4 GHz e 5 GHz (WLAN)
Assegnazione 2,4 GHz: limitata fino alla fine del 2023
Assegnazione 5 GHz: limitata fino alla fine del 2028
I sistemi wireless su queste frequenze WLAN senza licenza in tutto il mondo godono di una crescente popolarità. Le frequenze portanti nella banda 2,4 GHz si individuano a 2400,0 - 2483,5 GHz, nella banda 5 GHz si trovano due blocchi di frequenze : 5150 - 5350 GHz e 5470 - 5725 GHz.
I sistemi radio in queste bande operano esclusivamente in digitale. La tecnologia è accessibile e il suono è di solito qualitativamente superiore a quello dei sistemi analogici. Con circa 3-7 ms, anche le latenze sono brevissime, praticamente impercettibili. C'è però una trappola: le stesse frequenze vengono utilizzate, tra gli altri, anche per WLAN, Bluetooth o ZigBee. In pratica qualsiasi apparecchio può trasmettere via radio e quindi interferire o subire un'interferenza. I produttori stanno ovviando al problema con una gestione intelligente delle frequenze come, ad esempio, la trasmissione simultanea su più frequenze fisse o variabili. Per le piccole installazioni radio amatoriali il tutto funziona sorprendentemente bene anche a fianco dei sistemi WLAN esistenti. Quasi nessun professionista si affiderà a queste frequenze per le sue produzioni, tanto più che la gamma superiore offre effetti di isolamento più saldi rispetto a sistemi simili nella gamma UHF inferiore.
In breve:
Nonostante le differenze regionali nella sovrapposizione con le bande DAB+, DVB-T2 e LTE, abbiamo a disposizione numerose gamme di frequenza, quasi tutte utilizzabili senza licenza. Il professionista continuerà a preferire frequenze tra i 470 e i 694 MHz, ad espandersi nella gamma VHF, se necessario, piuttosto che richiedere l'assegnazione di frequenze speciali. Gli utenti privati troveranno campi più ristretti nei duplex LTE e nelle bande digitali in GHz, che insieme permettono comunque una corretta configurazione radio.
Note conclusive
Poiché non annotiamo tempestivamente ogni cambiamento legale, desideriamo sottolineare che tutte le informazioni contenute in questo capitolo sono prive di garanzia. Se desiderate approfondire l'argomento o aveste domande sull'assegnazione delle frequenze individuali, vi consigliamo vivamente di visitare il sito del Ministero dello sviluppo economico (www.mise.gov.it). Per assistenza nella scelta dei sistemi radio, consigli pratici e consigli tecnici generali, contattate i nostri esperti del reparto PA al numero 09546/9223-35 o inviate una e-mail a pa@thomann.de.