Al contenuto della pagina

2. Perché i cavi?

Si ricorre ai cavi e ai sistemi di collegamento per trasportare i segnali elettrici da un punto A a un punto B: le diverse proprietà che li caratterizzano devono essere comunque prese in considerazione per ottimizzarne il trasporto. La categorizzazione che proponiamo è approssimativa e da applicare al settore “musica”:


Segnale microfonico

Caratteristiche

Include l'uscita di microfoni e strumenti tradizionali o classici, a corda e amplificati. Le tensioni del segnale sono piuttosto deboli (< 1 volt): i flussi di corrente sono perciò molto bassi, in quanto le stesse sorgenti sonore presentano un'elevata resistenza (impedenza), proprio in uscita.

Nota

In ragione della bassa tensione e dell'alta resistenza, segnali di questo genere sono molto suscettibili alle interferenze, ma al riparo da cortocircuiti.


Segnale per strumento

Caratteristiche

Uno strumento dotato di pick-up passivi esprime una tensione relativamente bassa (< 1 volt) e un segnale caratterizzato da un’alta impedenza.

Nota

I pick-up ad alta impedenza, propri delle chitarre e dei bassi, richiedono un ingresso ad impedenza ancora più elevata per sviluppare appieno il loro carattere sonoro ed evitare perdite di tensione. Altrimenti, se collegati a un semplice ingresso di linea, il suono risulterebbe estremamente debole e piatto. Gli strumenti passivi dovrebbero perciò essere collegati a un ingresso Hi-Z.


Segnale di linea

Caratteristiche

Si tratta di segnali già preamplificati ma non ancora sufficienti ad alimentare un altoparlante, come nel caso delle uscite sulle tastiere e sui pianoforti digitali, lettori CD, le uscite di unità di effetti e console mixer. Anche in questo caso le tensioni restano inferiori ai 2 volt, ma presentano una bassa resistenza d’uscita, motivo per cui il flusso di tensione sarà un po’ più elevato rispetto ai segnali microfonici.

Nota

Per quanto l'impianto elettrico possa essere affidabile, mai collegare l'uscita di un diffusore a un ingresso di linea (o un diffusore attivo a un amplificatore di potenza) che verrebbe altrimenti danneggiato in modo permanente.


Segnale per altoparlanti

Caratteristiche

Si tratta di segnali amplificati e in grado di fornire la potenza sufficiente a far funzionare un altoparlante, con una tensione che raggiunge i 20 o 30 volt mentre la resistenza (o impedenza) in uscita può essere inferiore a 1 Ohm: il rame che compone il cavo per altoparlanti è attraversato da una grande quantità di corrente.

Nota

Grazie alla bassa resistenza in uscita, i segnali dei diffusori non soffrono le interferenze, ma subiscono notevoli perdite di potenza quanto più sottile e lungo è il cavo. Gli amplificatori a transistor non amano i cortocircuiti mentre quelli valvolari non devono essere utilizzati in modalità “idle” (ossia senza avervi collegato un altoparlante).


Le principali differenze tra le sorgenti di segnale sono quindi:

  1. i diversi intervalli di impedenza (= resistenza)
  2. le tensioni presenti

Volendo generalizzare, più alta è l'impedenza e più bassa è la tensione, più il segnale è suscettibile alle interferenze. Ciò risulta chiaro confrontando i cavi microfonici con i cavi per altoparlanti.

Avendo ormai compreso che i cavi per altoparlanti hanno (o dovrebbero avere) una bassa impedenza, possiamo anche trarre una conclusione in merito alla sezione dei fili, abbastanza consequenziale: per evitare ogni spreco di potenza generata dal tuo costoso amplificatore e veicolarne il più possibile agli altoparlanti, è il caso di dire che non dovrai letteralmente opporre resistenza. Evita dunque i cavi ad alta impedenza (che tendono a scaldarsi molto!) in favore di cavi più corti, con una larga sezione.

I tuoi contatti