A meno che tu non usi solo una chitarra classica o un registratore, non potrai evitare l’incontro con cavi e spine, al più tardi al momento di registrare o amplificare la tua performance. Purtroppo però, essi conducono un’esistenza misteriosa all’interno della famiglia: i cavi sono la causa più comune di ronzii, scricchiolii e via dicendo, il che non contribuisce alla loro buona immagine. In poche parole: servono, sono spesso costosi e si guastano rapidamente.
Il fatto che abbiamo bisogno dei cavi non si può cambiare, pertanto sceglierne uno di alta qualità ripaga rapidamente la dura vita quotidiana di un musicista. È anche possibile acquistare una nuova spina per uno o due buoni cavi danneggiati, risparmiando così qualche euro.
Grazie ai cavi adatti e un po’ di tuo spirito d’iniziativa, il cablaggio interno del rack, in particolare, può rapidamente raggiungere la massima efficienza (utilizzando del cavo al metro e qualche spina). Non solo i cavi patch da te assemblati sono molto più economici dei modelli confezionati, alleggerirai inoltre notevolmente il tuo rack eliminando i grovigli. L'uso di cavi multipolari, con le relative spine, è quindi la disciplina suprema del “cable tinkering": configurare tutto correttamente fa guadagnare molto tempo durante l'installazione del sistema PA poiché tutti i rack sono cablati in modo permanente e devono solo essere collegati tra loro con un unico "cavo principale".