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Suggerimenti utili

Prima di suonare: è generalmente buona norma scaldare l'armonica prima di iniziare a suonare, poiché il metallo da freddo, infatti, è un po’ più fragile rispetto a quando viene riscaldato. Le tue ance te ne saranno grate! Molti musicisti tengono lo strumento semplicemente in mano per qualche minuto prima di suonare. In alternativa, puoi trovare un posto caldo dove lasciare il tuo strumento per un po'; l'importante è che non sia troppo caldo.

I principianti dovrebbero iniziare con una Blues Harp, una piccola armonica a bocca con 10 fori, accordata secondo il sistema Richter. Il secondo aspetto da considerare è la tonalità: si consiglia di selezionare un'armonica accordata in Do maggiore, poiché la maggior parte dei libri di testo si basa sull'utilizzo di questo tipo di strumento. Si può fare tuttavia un'eccezione se si vuole suonare da subito il blues con la chitarra: essendo abbastanza semplice suonare il blues in Mi maggiore sulla chitarra, un'armonica Blues Harp in La maggiore sarà quella più adatta.

Dopo aver avvicinato l’armonica alla bocca e averci soffiato dentro per la prima volta, ci si accorge rapidamente che non è affatto facile produrre un suono pulito con questo strumento. Inoltre, all'inizio non si sa da quale foro si stia soffiando: prima o poi lo si riconosce a orecchio, ma il percorso per arrivare a questo livello è molto lungo. I primi esercizi consistono nell'imparare a suonare note singole in maniera pulita. A questo scopo, esistono diverse tecniche di imboccatura, con labbra e lingua, descritte dettagliatamente nei libri di testo, ma che non verranno approfondite in questa guida.

Pulizia e cura: anche l’armonica a bocca deve essere pulita regolarmente. Durante l’esecuzione, infatti, si formano residui nei canali dell’aria per via dell'esposizione diretta all’umidità del respiro. Questi dovrebbero essere rimossi con strumenti adeguati (stuzzicadenti, cotton fioc, spazzolini, ecc.) e un detergente (meglio alcool, da evitare assolutamente i solventi).

Nel caso di armoniche cromatiche, il cursore andrebbe cosparso di grasso o olio prima del primo utilizzo e dopo ogni pulizia, per garantirne sempre una scorrevolezza ottimale. In questo caso è indicato un olio per valvole a base di silicone.

Anche i gusci possono essere smontati e puliti con un detergente adatto agli strumenti in ottone. Poiché questo non può essere fatto troppo spesso, visto che le viti tendono a cedere, si consiglia di pulirli con un panno morbido. In ogni caso, i gusci sono cromati o verniciati e non ossidano come gli strumenti a fiato.

Accordatura: quasi non ci si vuole credere, ma anche le armoniche possono essere accordate, e in alcuni casi è davvero necessario. Per farlo, bisogna smontare l’armonica e tirare fuori le lamine con le ance. L'accordatura vera e propria si esegue limando le ance: se si lima la punta dell’ancia il tono risulterà più acuto, se invece si lima la parte inferiore il suono sarà più grave. È importante non piegare troppo le ance, perché possono rompersi facilmente. Gli strumenti necessari all'accordatura si trovano in appositi set offerti dai vari produttori di armoniche. Per controllare l'accordatura, è consigliabile utilizzare un accordatore cromatico. Si consiglia inoltre di usare la lima sempre con grande cautela: ciò che viene limato via, non si può recuperare.

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Dopo l’accordatura: è necessario regolare nuovamente la distanza tra le ance e la lamina. La lavorazione delle ance modifica inevitabilmente questa distanza, quindi va corretta! In generale, la distanza di rilascio dovrebbe corrispondere alla robustezza dell’ancia: ance più alte = distanza più piccola, ance più basse = distanza più ampia. Si consiglia vivamente di tenere presente questo aspetto prima dell'accordatura. Una distanza minore facilita l’attivazione del suono, ma aumenta il rischio che l’ancia si incastri (soprattutto se si soffia con forza). Una distanza maggiore evita questo problema, ma richiede a sua volta molto più fiato per produrre il tono.

Sostituzione delle lamine: se, nonostante tutte le precauzioni, dovesse rompersi un’ancia, non sarà necessario “dare per spacciato” lo strumento, ma si potrà semplicemente rimettere in sesto l'armonica con un nuovo set di lamine. I principali produttori, come Hohner, offrono set compatibili per ogni tipo di accordatura. Per sostituirle, bisogna rimuovere i gusci e staccare con attenzione le vecchie lamine dal corpo centrale, per poi montare quelle nuove utilizzando semplicemente le viti fornite nel kit.

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