Un mixer è lo strumento ideale per mescolare più segnali audio tra loro. Se ne distinguono due tipi: il mixer per il settore degli eventi dal vivo e quello per la produzione musicale in studio.
Questa guida dovrebbe non solo aiutarti a trovare il mixer ideale per le tue esigenze, ma anche darti qualche consiglio sui criteri che dovresti tenere in considerazione nella tua scelta di acquisto Oltre a questa guida, ti invitiamo a consultare la nostra guida online ai mixer, che contiene altre informazioni importanti sul tema. Inoltre, il dipartimento PA per gli eventi è a tua disposizione in qualsiasi momento per offrirti consigli e assistenza all'indirizzo pa@thomann.de oppure al numero telefonico +49-9546-9223-35. Per i mixer per la produzione musicale è sempre disponibile il dipartimento per l'attrezzatura per lo studio e la registrazione all'indirizzo e-mail studio@thomann.de oppure al numero telefonico +49-9546-9223-30.
La garanzia di 30 giorni soddisfatti o rimborsati di Thomann ti offre un'esperienza di acquisto rilassata e senza rischi. E grazie ai 3 anni di garanzia inclusi con l'acquisto, potrai goderti il tuo strumento in sicurezza a lungo e senza pensieri.
Se hai deciso di acquistare un mixer, scoprirai subito che l'offerta disponibile sul mercato è enorme e può pertanto disorientare facilmente i principianti. Nello shop online di Thomann puoi trovare una grande scelta di mixer per musicisti e tecnici del suono oppure per DJ, digitali e analogici. Inoltre, puoi trovare modelli speciali come i rackmixer oppure i mixer amplificati.
Un altro fattore che non rende più semplice scegliere il prodotto giusto da acquistare è la grande differenza in termini di prezzo tra i vari mixer: solamente nel settore analogico questa variazione parte, sul sito di Thomann, dall'economico the t.mix MiniMix 22 per arrivare ai mixer di fascia alta che valgono quanto una city car. È anche importante determinare le aspettative che nutri sul tuo mixer e in quale contesto lo vuoi usare.
Perfino il mixer migliore al mondo deve adattarsi alle esigenze del suo utente. Per ogni principiante è importante, quindi, scegliere un dispositivo chiaro e facile da comprendere. Non serve, infatti, considerare tutte le infinite possibilità che offrono i mixer in commercio per poi gettare la spugna dalla frustrazione: soprattutto all'inizio, l'attenzione va posta sulla semplicità d'uso.
Per rendere l'acquisto di un mixer un successo, è importante prima di tutto porsi le seguenti domande: il mixer verrà utilizzato in eventi di musica dal vivo oppure per le registrazioni? Verrà applicato a una configurazione per DJ? Inoltre, andranno chiariti i tipi di segnale che dovrà elaborare e soprattutto quanti.
Ad esempio, se fai parte di una band ambiziosa che vuole aggiungere un mixer alla propria strumentazione, ti consigliamo di optare per un modello dotato di più canali in ingresso. Una configurazione standard di batteria, chitarra, basso e cantato adeguatamente microfonata, infatti, raggiunge facilmente 12 o più canali. In questi casi, prodotti come l'Allen & Heath ZED-24 sono un'ottima opzione. In configurazioni più piccole come artisti singoli o coppie di artisti, modelli più compatti con quattro o perfino due canali sono pienamente sufficienti. In questa categoria Thomann offre mixer più economici come, ad esempio, il the t.mix xmix 1202 FX USB, dotato perfino di effetti interni. In entrambe le configurazioni, è importante che il mixer disponga di sufficienti ingressi per il microfono. Come regola generale, il numero dei canali non dovrebbe essere mai sottostimato.
Se il mixer serve per controllare l'insieme dei sintetizzatori in casa e in studio, sono sufficienti mixer dotati di ingressi di linea. Rackmixer come il Behringer RX1602 V2 sono una scelta economica e a basso impatto in termini di spazio.
I principianti devono puntare alla facilità d'uso
I mixer analogici di fascia economica sono un punto di partenza ideale per prendere confidenza con questi dispositivi
La cosa più importante è chiarire quale sarà l'uso che si intende fare del mixer.
Il mixer deve disporre di un numero sufficiente di ingressi per gestire i segnali desiderati
Quando si lavora con segnali microfonici è importante disporre di un numero sufficiente di ingressi microfono
Con i segnali di linea dei sintetizzatori o tastiere è sufficiente che il prodotto sia dotato di ingressi di linea
Quanto è estesa la sezione dell'equalizzatore?
Il mixer dispone di ulteriori percorsi di riproduzione (Uscita Aux, Mixbus)?
Il mixer dispone di effetti interni come Hall o Echo?
È disponibile un'interfaccia USB?
In parole povere, un mixer serve prima di tutto per unire tra loro diverse sorgenti audio e poi riprodurle insieme. Ogni mixer dispone di cosiddetti "canali" ("channels" in inglese) attraverso i quali vengono trasmessi i segnali audio. I canali offrono la possibilità di allineare i segnali in volume e gamma di frequenza. A questo fine, un mixer dispone, a seconda del modello, di diversi strumenti come un "equalizzatore", un "compressore" e altri effetti. I segnali appena allineati vengono poi diretti all'uscita Master o Stereo, dalla quale è possibile gestire il volume generale. L'uscita Master è anche chiamata Master-Bus. Inoltre, i mixer includono anche cosiddette "uscite ausiliarie" (chiamate spesso AUX-out o Mixbus-out), che possono essere considerate come ulteriori canali di riproduzione. Con questi è possibile, ad esempio, creare diversi mix monitor individuali per ciascun musicista. Se il mixer dispone di un'interfaccia digitale come ad esempio una porta USB, il mixer può essere collegato anche a un computer. A seconda del modello, è possibile registrare con il proprio software audio preferito tutti i canali singolarmente oppure la loro somma.
I mixer appartengono a due categorie: da una parte, i mixer analogici, che permettono, ovviamente, l'elaborazione analogica del segnale. Qui vale il detto "di quello che c'è non manca niente", fattore che rende l'utilizzo incredibilmente semplice. Dall'altra si trovano i mixer digitali, che funzionano completamente in digitale e sono normalmente dotati di numerose funzionalità aggiuntive, cosa che però rende a volte l'utilizzo incredibilmente complesso. I marchi specializzati, inoltre, offrono modelli speciali di mixer, ottimizzati per specifici usi.
Tra i marchi più famosi in ambito studio e dal vivo ci sono, tra gli altri, Behringer, Soundcraft, Allen & Heath oppure the t.mix. Passando al segmento di prezzi più alto, il mercato include marchi prestigiosi come Audient, Trident, DiGiCo oppure Neve.
Perché consigliamo di iniziare con un piccolo mixer analogico? I lati positivi sono la struttura chiara e la grande gamma di funzioni di tale prodotto, cosa che non ha nulla a che fare con la qualità che offre. Ogni mixer dispone di un preamplificatore che porta il segnale al livello desiderato, spesso indicato con "Gain", che si trova all'inizio del percorso del canale in forma di manopola. La sezione successiva è di solito l'equalizzatore, indicato spesso con la sigla "EQ". Nelle console più economiche si trovano di norma equalizzatori molto semplici che sono solamente in grado di aumentare o diminuire una gamma fissa di frequenze. Sotto un equalizzatore è presente di default il cosiddetto controllo del pan con il quale il segnale viene suddiviso sulla sezione sinistra o destra del mix stereo. Un mixer analogico non ha nulla da invidiare a un mixer digitale in fatto di qualità: dopo aver acquisito familiarità e confidenza nell'utilizzo di questo tipo di mixer, il passaggio a un mixer digitale sarà significativamente più facile e potrai approfittare della vasta gamma di funzioni che quest'ultimo può offrire. Al contrario, passare dal digitale all'analogico è un po' più difficile. Poiché alcuni mixer digitali dispongono, ad esempio, di più superfici di lavoro, la loro ricchezza di funzionalità può portare a confondere i principianti. Un classico mixer analogico tra tutti è il Mackie 1604 VLZ4, appena uscito nella sua quarta generazione. Un modello simile lo produce anche Behringer con il Xenyx QX 2442 USB.
Rispetto ai mixer analogici, i mixer digitali includono molte più funzioni. Di solito sono presenti effetti interni aggiuntivi come Hall, Echo ed effetti di modulazione. Esistono anche dei mixer in commercio che forniscono amplificatori virtuali per chitarra e dunque facilitano enormemente la registrazione delle tracce di chitarra. Anche il percorso del canale in un mixer digitale è di solito molto più generoso in termini di funzionalità rispetto a quello di un mixer analogico. Accanto alla sezione EQ e alle uscite Aux, i canali dei mixer digitali dispongono, nella maggior parte dei casi, di "strumenti dinamici" come compressori oppure noise gate per l'elaborazione del segnale audio. Il vantaggio maggiore dei mixer digitali sta nel fatto che è possibile salvare impostazioni diverse per richiamarle in un momento successivo. Quindi puoi creare dei "Preset" (pre-impostazioni) per specifici canali o perfino salvare interi spettacoli. Un altro lato positivo dei mixer digitali è la loro capacità di ampliamento: ad esempio, è possibile aggiungere più ingressi e uscite. Per ottenere ciò serve una Stagebox, da acquistare separatamente, che viene collegata al mixer con un cavo Ethernet (o cavo LAN). L'utilizzo come interfaccia audio multi-canale non rappresenta alcun problema per questo tipo di mixer, anzi, è proprio per questo motivo che i mixer digitali si adattano sia ai contesti dal vivo che in studio. Il marchio Behringer offre un ottimo rapporto qualità-prezzo con il suo X32 Compact per gli usi dal vivo oppure con l'X32 Producer per la registrazione in studio. Anche il marchio di casa Thomann, the t.mix offre il the t.mix 24.12, un mixer digitale che può essere usato in contesti dal vivo ma anche in studio di registrazione.
Se il mixer verrà utilizzato prevalentemente insieme a un impianto audio, un powermixer potrebbe essere la soluzione ideale. Questo tipo di prodotto dispone di un amplificatore integrato e può essere collegato direttamente a un diffusore passivo. Come con molti altri prodotti, sul sito di Thomann è possibile optare per l'acquisto di un set. Ad esempio, il Dynacord Powermate 1000-3 Bundle o il Behringer PMP 6000 Bundle offrono un cavo audio Multicore con l'acquisto. L'utilizzo ideale di questi sistemi è nel settore delle sale prove e attrezzature per il cantato. Tuttavia, un powermixer fa una bella figura anche negli eventi più intimi.
Un'altra varietà di mixer sono i DJ mixer, ottimizzati per l'utilizzo da parte dei DJ e dotati, di norma, di ingressi phono e linea. È possibile connettere a questi dispositivi giradischi, lettori CD oppure laptop, tablet e smartphone. Un classico che svetta su tutti in questo campo è la serie Pioneer DJM, ma anche modelli economici come il the t.mix 201-USB Play oppure il DJ mixer Behringer DX-626 sono perfetti per questi usi.
I rackmixer sono progettati per essere inseriti in rack da 19". Sono una variante salvaspazio dei mixer classici. Nella norma, questi rackmixer vengono utilizzati come submixer per le tastiere in studio oppure come installazioni fisse nei club di musica dal vivo, nei quali ogni centimetro conta. Thomann offre anche questi prodotti nel suo shop online, come il the t.mix Rackmix 821 FX USB.
Una sottospecie interessante nel campo dei mixer digitali è rappresentata dai mixer con funzioneWiFi. Il lato positivo è il prezzo d'acquisto, reso possibile dal fatto che il mixer può essere esclusivamente gestito con un collegamento via WLAN tramite tablet o laptop. Due modelli affidabili e interessanti offerti nel catalogo Thomann sono il Behringer X Air XR18 oppure il Soundcraft Ui16.