Il rullante è ciò che probabilmente più caratterizza il suono (non solo quello della batteria in sé, ma dell'intera band o formazione), tradizionalmente chiamato anche "tamburo da concerto". Il suo nome deriva dal caratteristico suono generato da un tappeto di spirali metalliche, tese sotto la pelle di risonanza grazie a un meccanismo detto tendicordiera, che vengono azionate nel momento in cui il rullante viene colpito. Va da sé che all'aumento o diminuzione della tensione della cordiera corrisponde una riduzione o meno, in durata, della vibrazione della stessa: il suono sarà quindi più breve e secco o prolungato e nitido.
La peculiarità del suono e la posizione centrale tra i fusti fanno del rullante l’anima della batteria. Il suono del rullante caratterizza e identifica una band: il suo timbro influenza così il carattere di un dato brano. La cordiera a contatto con la pelle di risonanza darà vita a un suono diverso rispetto a quello dei tom: il rullante coprirà una gamma dinamica piuttosto estesa, con suoni dai contorni sfumati fino ad accenti molto forti.
Il rullante può essere dotato di un fusto in legno o in metallo: la scelta è dettata dal gusto personale e dal suono ricercato. Se quelli in metallo suonano in genere più brillanti rispetto ai fusti in legno dal suono più caldo, è pur vero che non si potrà prescindere dall’accordatura e dallo spessore del materiale scelto: è così che, ad esempio, un fusto di legno particolarmente spesso potrà sembrare molto più penetrante di una sottile struttura in alluminio. La profondità del fusto, misurata in pollici, costituisce un ulteriore criterio di scelta: fusti poco profondi saranno maneggevoli e dal suono compatto, mentre i fusti con una profondità simile a quella dei tom sospesi restituiranno un suono più corposo, particolarmente indicato per gli stili rock dai timbri più gravi.
All'inizio è consigliabile acquistare un rullante che possa essere utilizzato in modo versatile in base alle preferenze personali. Spesso capita anche di vendere la propria batteria da principianti, con la quale ci si è avvicinati a questo strumento, per evolversi e per prendere una nuova direzione individuale. Una volta acquistato un rullante di alta qualità, però, lo si conserva spesso per tutta la vita da batterista.
Oltre che alla molteplicità dei design o finiture si dovrebbe prestare attenzione anche ai cerchi e all'hardware dei fusti. I primi possono essere flangiati o in ghisa per un suono più secco e robusto mentre i cerchi in legno restituiranno un suono compatto e più caldo.
Il cosiddetto blocchetto è responsabile della tensione della cordiera: oltre a quelli più semplici, di solito in dotazione agli strumenti più economici, vi sono anche modelli piuttosto costosi e tecnicamente complessi che ne regolano la tensione su uno o entrambi i lati, così da determinare la qualità di risonanza del rullante. La troppa tensione porta ad un suono "soffocato" impedendo al fusto di risuonare correttamente, se invece troppo leggera il rullante risuonerà approssimativo e sbiadito. Non avere paura di procedere per tentativi! La cordiera, così come le pelli, sono soggetti a usura e devono perciò essere regolarmente sostituiti. Un altro fattore a garanzia di una risposta nitida sono i cosiddetti Snarebed ossia le scanalature sul lato della pelle risonante del fusto, dove passerà la fascetta che garantisce la stabilità della cordiera, così da collocarla parallelamente alla pelle.